Sarà redatto nei prossimi giorni un documento ufficiale della Camera di commercio e delle parti sociali per avanzare una proposta concreta alla Regione, ai cui rappresentanti, questa mattina, il commissario dell’ente camerale, Franco De Francesco, ha illustrato le inevitabili ricadute che ci saranno per il territorio messinese a seguito dell’ormai nota riforma che il Governo intende attuare.
In particolare, il commissario ha spiegato che l’articolo 28 del decreto legge 90/2014, convertito con modifiche e integrazioni nella legge 114/2014, ha stabilito la riduzione progressiva del diritto camerale annuale a partire dal 2015, nella misura iniziale del 35%. “Il che comporterà per le Camere di commercio siciliane, che fungono anche da enti previdenziali per i propri dipendenti in quiescenza – precisa De Francesco – l’impossibilità di garantire i normali livelli salariali e pensionistici. La Camera di commercio di Messina è un ente sano, con un proprio equilibrio. Ma la spesa pensionistica incide sul bilancio camerale quasi del 50%. Con la riduzione del diritto camerale annuale, la Camera di commercio di Messina entrerebbe in sofferenza. Inoltre, è ancora in fase di discussione una legge delega che, tra l’altro, intende togliere il Registro delle Imprese alle Camere di commercio. Il che vorrebbe dire privarle della loro funzione”.
Presente all’incontro anche il segretario generale dell’ente camerale, Vincenzo Musmeci: “Il Governo vuole realizzare in Italia un sistema camerale volontaristico sul modello di quello anglosassone. Ma questo non è possibile perché metterebbe in crisi l’intero sistema camerale”.
A rispondere all’invito della Camera di commercio sono stati i deputati regionali Giovanni Ardizzone, Bernardette Grasso, Franco Rinaldi, Giuseppe Laccoto, Filippo Panarello e Beppe Picciolo. Che hanno manifestato la propria disponibilità ad affrontare la problematica a livello regionale per quel che concerne le proprie competenze. “I diritti acquisiti non si toccano – puntualizza Ardizzone – le riforme non possono farsi senza conoscere i problemi. Saremo attenti e vigileremo affinché non si facciano riforme a dispetto dei deboli. il diritto alla pensione non può assolutamente essere toccato. Seguiremo passo passo questa vicenda e già domani la porteremo in conferenza dei capigruppo”.
De Francesco ha, poi, evidenziato che prossimamente incontrerà anche i deputati nazionali che non hanno potuto presenziare all’incontro, a causa di impegni istituzionali in contemporanea. Per la parte sindacale aziendale, hanno partecipato Carmelo Gatto della Uil Fpl, Angela Cacciola della Fp Cgil e Nino Scimone della Cisl Fp. Presente anche Rosario Ansaldo Patti dell’Associazione dei pensionati.