“Quello che sta accadendo sul fronte dei trasporti è gravissimo. La riorganizzazione di Alitalia, con il taglio dei voli diretti per tutte le destinazioni con l’esclusione di Roma e Milano e con la chiusura della basi di Palermo e Catania, aggiunta ai tagli dei servizi delle aziende marittime del traghettamento dello Stretto rischiano di allontanare la Sicilia dal resto del Paese, pregiudicando il principio della continuità territoriale e il diritto alla mobilità”: lo sostengono Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia e Franco Spanò, segretario della Filt Sicilia.
I due esponenti della Cgil chiedono al governo nazionale e a quello regionale di intervenire in entrambe le partire e preannunciano battaglia al tavolo che si aprirà sul piano industriale di Alitalia.
Quanto ai servizi di traghettamento, Cgil e Filt denunciano la riduzione dei servizi destinati ai pendolari e ai mezzi leggeri, da quando le navi non attraccano più nel porto della città. “Condividiamo pienamente – affermano- lo spostamento della scalo per i tir, che così non invaderanno più Messina. Chiediamo però un intervento pubblico per garantire i servizi in tutti gli ambiti, coprendo le diseconomie cui le aziende vanno incontro dovendo duplicare i servizi”. “Non si può consentire che la Sicilia- concludono Pagliaro e Spanò-, la cui economia sconta già difficoltà e ritardi e che dovrebbe dunque avere più di quello che ha in termini di infrastrutture e servizi, venga invece ancora di più marginalizzata con il cancella mento dei voli diretti e col depotenziamento del servizio di traghettamento. Ne deriverebbe un grave colpo per le persone ma anche per tutti i settori produttivi, a partire dal turismo”.