L’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia firma il provvedimento, grazie al quale il Ministero dell’Istruzione ha sospeso l’insegnante della scuola elementare Boer che picchiava gli alunni.
La sospensione sarà valida fino alla definizione del procedimento penale. Due mesi fa era scaduta la sospensione disposta dalla magistratura a dicembre, prima della richiesta del rinvio a giudizio da parte del PM Camillo Falvo. La decisione è causata dalla gravita degli avvenimenti, con la conseguente preoccupazione dei genitori, i quali temevano la reiterazione del comportamento. Adesso la maestra rischia di andare “in pensione” prima del dovuto. Dopo le denunce dei genitori dei piccoli alunni della Boer, la squadra mobile aveva installato delle telecamere nascoste nelle aule della scuola, che avevano “incastrato” l’insegnante, la quale era stata sospesa dalle funzioni, mentre il Gip rigettava la richiesta d’arresto. Per i giudici del Riesame la sospensione bimestrale è insufficiente, infliggendo così anche i domiciliari, ma quest’ultimo provvedimento è per il momento sospeso in attesa della pronuncia della Corte di Cassazione. (S.I.)
