Indagini condotte nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Barcellona Pozzo di Gotto su casi di brucellosi, registrati sul territorio, hanno portato al sequestro di un laboratorio clandestino per la caseificazione di latte proveniente da un allevamento di ovini.
A seguito di un caso di brucellosi umana, accertato dal locale Ospedale Cutroni Zodda, i militari del Nucleo Mobile della Tenenza del Longano, coadiuvati dal personale del locale servizio veterinario dell’Asp, hanno individuato e segnalato il responsabile all’autorità giudiziaria.
Sinora le indagini, dirette da Giorgio Nicola, sostituto della Procura della Repubblica del Tribunale di Barcellona, hanno portato i finanzieri a individuare, nella periferia del comune, un locale dove avveniva la caseificazione in sprezzo di qualsiasi norma sanitaria e di quelle sulla etichettatura e tracciabilità dei prodotti. Per evitare i rischi correlati al loro consumo, i militari hanno sequestrato e avviato alla distruzione quasi mezza tonnellata di prodotti caseari, in cattivo stato di conservazione e di dubbia provenienza.
Il responsabile, un uomo di 54 anni – N.F. le iniziali del nome e del cognome – originario del luogo, è stato denunciato e dovrà rispondere anche dei reati di macellazione clandestina, considerato che nel locale sono stati individuati ovini già macellati privi della prescritta bollatura sanitaria (anch’essi sequestrati ed avviati alla distruzione), nonché di inquinamento ambientale, per avere riversato sul suolo una notevole quantità di scarti di lavorazione agricola (il cosiddetto pastazzo), col serio rischio di una contaminazione delle falde acquifere a causa del percolato libero di infiltrarsi nel sottosuolo.
Le indagini, tuttora in corso, chiariranno anche l’eventuale responsabilità del denunciato in ordine al caso di brucellosi registrato.