Ci siamo. Finito il countdown, adesso si parte davvero. Sarà una Lega Pro unica, in tutti i sensi, con il fascino di un girone targato “Sud” che proporrà degli incroci davvero mozza fiato, rievocanti gioie e anni decisamente migliori per il nostro calcio. Un calcio che ha un’occasione unica, in parte già gettata al vento: recuperare la passione, l’interesse, il blasone e soprattutto la gente allo stadio, a dispetto appunto del primo colpo basso per la terza serie, quello dello spezzatino (televisivo). Per il Messina, oltre al debutto di questo pomeriggio su un campo tutt’altro che facile come quello di Barletta, la prima grande emozione sarà fra sole due giornate: al Granillo di Reggio Calabria, due squadre separate da uno stretto e dalla grande rivalità sportiva, accomunate soltanto dall’eterna condanna di essere due città tremendamente belle e profondamente infelici, si rincontreranno dopo 7 anni, quando in quel terribile pomeriggio (per i giallorossi) del 18 aprile 2007 gli amaranto affondavano la Messina sportiva con un 3-1 dal sapore della beffa.
Stimoli, Fascino e curiosità saranno dunque la benzina di questo lungo ed imprevedibile cammino, nel quale tutti hanno diritto di sognare in grande con l’alibi del girone di ferro, specie per chi dopo due stagioni di vittorie non ha l’immediato obbligo di vincere a tutti i costi. Ma tutti questi calcoli sono nulla a dispetto delle ambizioni e della voglia di vincere, la quale non manca certo a Pietro Lo Monaco ed al suo staff. Dal mercato un po’ di certezze e un po’ di speranze: la media dice tanta voglia di riscatto, l’esperienza insegna che non sono sempre i più forti a vincere.
Si parte allora dalla Puglia, primo di numerosi esami che questo campionato “sui generis” proporrà sulla strada del Messina: una strada lunga e tortuosa, ma lo era diventata anche l’anno scorso. Senza Pepe, Corona e forse Bjelanovic, Grassadonia dovrà fare di necessità virtù, affidandosi alle sensazioni del pre campionato; qualsiasi risultato sarà altresì poco indicativo, in virtù di una squadra ancora in cerca della propria identità, dei propri riferimenti e di essere modellata dagli ultimissimi giorni di mercato. Comunque andrà a finire, sarà stato ugualmente un onore vivere e raccontare le emozioni di quest’annata calcistica in procinto di entrare nel vivo forse, anzi decisamente, un pizzico più speciale di quelle precedenti.