Clamoroso dietrofront, oggi pomeriggio, a palazzo Chigi, nel corso della seduta del Consiglio dei ministri. Quando tutto sembrava ormai deciso, al punto che perfino Renato Accorinti ne aveva già dato notizia, è arrivato l’epilogo che nessuno si attendeva: la riforma delle Autorità portuali è stata stralciata dal decreto Sblocca Italia e rimandata a data da destinarsi.
Nel decreto, all’articolo 39, Matteo Renzi, dopo il vertice con il sindaco di Messina, aveva già fatto inserire l’istituzione del Distretto – dovrebbero chiamarsi così d’ora in avanti – che accorpa Gioia Tauro e Messina. A corroborare il tutto, anche il sostegno espresso pubblicamente dai parlamentari messinesi Vincenzo Garofalo (Ncd) e Gianpiero D’Alia (Udc).
Giochi fatti, quindi. Ma non si era adeguatamente tenuto conto che, al di là dei destini degli scali dell’area dello Stretto, qualcuno potesse manifestare perplessità su altri aspetti della riforma che attiene al sistema portuale e logistico nazionale. Così, ecco servito il colpo di scena. Tutto procrastinato. E non è l’unico provvedimento, oggi, ad essere stato rimandato a tempi migliori. Anche la tanto auspicata riforma della scuola, firmata Stefania Giannini, ha subìto un brusco arresto, dietro suggerimento del presidente Giorgio Napolitano.
Rinviato il tempo delle decisioni, insomma. Almeno di quelle dove, forse, non c’è univocità d’intenti. Del resto, gli stessi deputati messinesi del Nuovo centrodestra – Nino Germanà e lo stesso Garofalo – in questi giorni hanno scambiato qualche idea in proposito, sia con Angelino Alfano, leader nazionale del partito, che con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi.
Quella del connubio con Gioia Tauro viene vista sempre come un’opportunità, soprattutto in considerazione del fatto che la razionalizzazione e i relativi accorpamenti appaiono, oggi, ineludibili. Ma nei giorni che intercorreranno da qui al varo effettivo della riforma, magari, si potrà correggere il tiro, per esempio, sui rapporti di forza e i ruoli dei rispettivi sistemi portuali. (@FabioBonasera)