Firmato il decreto Sblocca Italia, recante l’istituzione dell’Autorità portuale di Gioia Tauro – Messina. Nel sistema portuale anche gli scali di Milazzo e Tremestieri, per quanto riguarda la provincia peloritana, Villa San Giovanni e Reggio Calabria.
Sfumata ufficialmente, pertanto, l’ipotesi di accorpamento con Catania e Augusta. La nuova Authority era stata inserita l’altro ieri all’articolo 39 del Sblocca Italia, dopo la visita di Renato Accorinti, a Roma, a Matteo Renzi.
Saranno in tutto 15 le nuove autorità portuali italiane, a seguito della razionalizzazione operata dal Consiglio dei ministri su proposta di Debora Serracchiani, numero due del Pd a livello nazionale e governatrice del Friuli Venezia Giulia. Ora toccherà al Parlamento convertire in legge il decreto. Ci sono 60 giorni di tempo.
“Ci sentiamo meglio con l’accorpamento di Gioia Tauro piuttosto che con Augusta – commenta Accorinti, dopo avere comunicato personalmente la notizia – con una città che non sia siciliana non c’è la percezione della rivalità. Nel comune calabrese, infatti, non riconosciamo un diretto competitor. Gioia copre una tratta marittima diversa dalla nostra. Grazie alla piattaforma operativa di Tremestieri, Messina potrà avvalersi di un vero e proprio porto commerciale che diventerà tale col tempo, col collaudo. Vivremo questa unione come un potenziamento. Catalizzeremo le merci provenienti da Catania, contrariamente a Gioia Tauro”.
Il sindaco rivendica di aver “chiesto l’autonomia fino all’ultimo istante, praticamente fino a ieri” – incalza – “fino a un momento prima della firma del decreto”. “Sono stato in sintonia con quello che diceva il rettore – conclude – ma poi, per il Governo, non c’è stata risoluzione alternativa. Cerchiamo di tradurla in un’operazione positiva per la città, come tutta la nostra Agenda presentata al premier Renzi”. (@MARCELLA RUGGERI)