La vertenza che vede impegnati Cub Trasporti, UGL Trasporti e Sla – Cisal in una prolungata azione di sciopero – al momento il termine è del prossimo 15 settembre – contro i vertici del Consorzio Autostrade Siciliane continua. I sindacati rimarcano “l’adesione alle rivendicazioni anche da parte delle confederazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil che come Funzione Pubblica hanno declinato l’invito al tavolo” della trattativa da parte di Rosario Faraci, presidente del Cas.
“Abbiamo rinnovato le richiese ai vertici aziendali – dichiara Filippo Sutera, della Cub – al fine di sospendere lo sciopero e far rientrare i lavoratori. Purtroppo nessuno dei tre componenti il Cda ha inteso recepire il tentativo di dialogo. Il Cas che, ricordiamo, ha un forte passivo finanziario, preferisce rinunziare agli incassi estivi piuttosto che confrontarsi con i lavoratori. È una scelta del tutto singolare che ci sorprende, ma che la dice lunga su come vengono fatte certe nomine dal Governo Crocetta. Si colpiscono i lavoratori ma si glissa sugli sprechi. Non ci meraviglieremmo se, da parte dei ministeri preposti, arrivasse una rapida notifica di decadenza dalla concessione per reiterati e gravi inadempimenti”.
“Continuando così – dichiara Angelo Passari, della Ugl – non potremo che richiedere le dimissioni dell’attuale Cda che si sta dimostrando non solo sordo alle richieste dei lavoratori, ma anche lontano dal raggiungimento degli obiettivi di ripresa gestionale secondo gli standard autostradali richiesti dal ministero delle Infrastrutture. A questo punto la vertenza si sposta a Roma, perché tutti hanno capito che né contrada Scoppo né Palermo hanno nulla da dire”.