Altri due giorni di sciopero, oggi, 20 agosto, e domani, 21 agosto, per i dipendenti del Consorzio Autostrade Siciliane, con l’aggiunta di altre due ore di astensione ogni fine turno dal 22 agosto fino a nuova comunicazione al Cas. A farlo presente alle autorità competenti, compresa la Commissione di garanzia sull’attuazione legge sullo sciopero nei servizi essenziali, è la Cub Trasporti, attraverso Francesco Urdì e Antonio Visalli.
Nel dettaglio, gli amministrativi sciopereranno l’intero turno di oggi e domani. Gli addetti all’esazione ai caselli dalle 22 alle 6 del 19 (ieri) e 20 agosto, dalle 6 alle 14 del 20 e 21 agosto, dalle 14 alle 22 del 20 e 21 agosto. Escluso solamente il personale addetto alla sicurezza o al recupero dei veicoli.
La decisione della Cub arriva dopo che circa il 96% dei dipendenti ha già incrociato le braccia dallo scorso sabato 17 agosto fino a ieri. A generarla, l’ulteriore inasprimento delle relazioni con il presidente del Cas, Rosario Faraci, e il suo “atteggiamento di bieca chiusura e di non-dialogo con i lavoratori”. A Faraci viene imputato di preferire relazionarsi con “controparti a lui congeniali quali sindacati di comodo non rappresentativi, nonché privi del mandato dei lavoratori o peggio sindacati gialli (vietati dalla legge 300/70)”.
La Cub stigmatizza pure “le ingerenze di soggettività esterne ed estranee alla concessionaria Cas che ne influenzano l’autonomia legale e gestionale, oltraggiano l’organo direttivo statuariamente responsabile e offendono i lavoratori e i loro rappresentanti”. “Fino a quando il Cas – afferma la Cub – non si attiverà a interloquire con la legittima rappresentanza dei lavoratori, la scrivente continuerà a promuovere forme e azioni di lotta dovute per l’applicazione delle condizioni contrattuali loro spettanti e fino alla completa restituzione del maltolto”.
Al centro della vertenza, soprattutto la mancata attuazione, a beneficio dei dipendenti del Consorzio, del Contratto collettivo nazionale di lavoro Autostrade e Trafori. La Cub, in prospettiva del perpetrarsi della situazione, si dice disposta a proseguire a oltranza negli scioperi.