Scosse di assestamento dopo la nuova eruzione del vulcano Etna o forse un vero e proprio spostamento della crosta terrestre. Due gli eventi sismici registrati dagli strumenti dell’Ingv, Istituto nazionale di Geologia e Vulcanologia nel distretto sismico Etna.
Nella notte la terra ha tremato prima in provincia di Messina dove una scossa di magnitudo 2.3 è stata registrata all’1:06 sulla costa settentrionale dell’isola. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 11 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Brolo, Ficarra, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Patti, Piraino, Sant’Angelo di Brolo e Sinagra.
Un’altra scossa, questa volta di magnitudo 2.5 è stata registrata invece alle 4:47 a sudovest dell’Etna, in provincia di Catania. Secondo i rilievi dell’Ingv, il sisma ha avuto ipocentro a 9,8 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Belpasso, Biancavilla, Camporotondo Etneo, Nicolosi, Paternò, Santa Maria di Licodia e Ragalna. In ambedue i casi non risultano danni a persone o cose.