Messina e provincia sempre più affette da un’epidemia di furti in appartamento. Nei giorni scorsi, i carabinieri della Stazione di Tremestieri, coadiuvati da una pattuglia della Stazione di Gazzi e da un militare libero dal servizio facente parte della Compagnia di Messina Centro, hanno arrestato per tentato furto in abitazione Giuseppe Giunta, 43 anni, messinese, già noto alle forze dell’ordine e attualmente sorvegliato speciale. L’uomo è stato sorpreso a fare il “palo” in favore di due complici che si erano poco prima introdotti in un’abitazione di via Liguria, a Provinciale, al fine di svaligiarla approfittando dell’assenza del proprietario. Giunta (in foto) è stato immediatamente bloccato dai militari, mentre gli altri due uomini, allertati dai rumori provenienti dall’esterno, sono riusciti a dileguarsi da una finestra sul retro pochi attimi prima che l’edificio fosse circondato, senza però fare in tempo a portare via nulla. Nel corso del rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e per Giunta sono stati disposti gli arresti domiciliari.
Altri due arresti, alle prime luci dell’alba, ieri, martedì 29 luglio, da parte dei carabinieri della Stazione di Roccalumera, in collaborazione con quelli della Stazione di Alì Terme. In manette, per furto aggravato di un fuoristrada, sono finiti Benone Marian Caprariu, 19enne, e Andrei Constantin Stiucà, 20enne, entrambi rumeni, già noti alle forze dell’ordine. Tutto ha avuto inizio ad Alì Terme intorno all’una di notte, quando la vittima del furto, vedendo i due che si allontanavano con l’auto di sua proprietà, ha immediatamente informato telefonicamente il comandante della Stazione di Roccalumera, fornendogli indicazioni sulla direzione di fuga.
I militari di Roccalumera, senza perdere tempo, hanno attivato le ricerche dei due giovani, insieme ai colleghi della Stazione di Alì Terme e ad un’altra pattuglia della Compagnia di Messina Sud, fatta appositamente convergere verso la fascia Ionica. Non ci è voluto molto, per i carabinieri, a individuare i fuggitivi ancora a bordo dell’auto rubata e a mettersi all’inseguimento. Il tentativo di risalire il torrente Pagliara, esperito dai due ragazzi nell’intento di far perdere le proprie tracce, si è rivelato vano. Infatti, le ricerche andate ininterrottamente avanti per tutta la notte hanno portato al rinvenimento del fuoristrada nel letto del torrente e al ritrovamento, poco distante, dei due rumeni, i quali sono stati bloccati dai militari. Una volta arrestati, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati rinchiusi nelle camere di sicurezza della Compagnia di Messina Sud in attesa del rito direttissimo, che avrà luogo nella mattinata di oggi, 30 luglio.
Sempre a Roccalumera, verso le 13 di ieri, a seguito della telefonata di un cittadino che, poco prima, aveva notato tre giovani introdursi furtivamente all’interno di un’abitazione di via Umberto I, i carabinieri si sono precipitati sul posto, sorprendendo gli stessi mentre uscivano dall’appartamento appena svaligiato. I tre sono stati immediatamente bloccati dai carabinieri e perquisiti. Dall’appartamento avevano sottratto 5mila euro in contanti, poi restituiti all’anziana proprietaria. I tre arrestati, tutti minorenni catanesi, studenti ed incensurati, su disposizione dell’autorità giudiziaria sono stati portati nel centro di prima accoglienza di Catania in attesa del rito direttissimo, previsto per la mattinata di oggi.