Mentre lo scirocco investe la città con tutta la sua potenza dirompente, quello che dovrebbe essere un sabato di tranquillità estiva si trasforma in un nuovo presidio anti tir sul Cavalcavia con il sindaco, Renato Accorinti, stretto al suo movimento Cambiamo Messina dal Basso. Oggi, la Cartour prevedeva il solito arrivo alle 10 con un carico abbondante di mezzi pesanti, al pari di ieri mattina. Se ne contano circa 50 disposti in fila indiana, lungo il rettilineo che parte da Molo Norimberga e su cui il blocco va avanti ad oltranza da martedì. La mole dei tir è sempre controllata dal costante pattugliamento di Vigili Urbani e altre forze dell’Ordine, tra Polizia di Stato e Carabinieri. Ieri mattina, è stato un successo per tutta I’Amministrazione comunale, accorsa quasi in toto, ad eccezione dell’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua (assente per altri impegni istituzionali).
A rappresentare la Giunta, oggi, l’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola. Per il Consiglio comunale invece Luigi Sturniolo, Nina Lo Presti e Daniele Zuccarello. Il blocco è terminato intorno alle 13,30 registrando, nell’arco della mattinata, l’azione maldestra di un tir che ha tentato di oltrepassare istituzioni e cittadini.
E’ chiaro che gli autotrasportatori sono entrati in agitazione e hanno iniziato a pensare che la via della conciliazione potrebbe essere la scelta più sensata per integrare l’ordinanza, almeno sotto l’aspetto delle consegne in città. La Fai ovvero Federazione Autotrasportatori Italiana regionale ha chiesto e ottenuto, ieri pomeriggio a palazzo Zanca, un incontro “in veste ufficiosa” con il Primo Cittadino e l’assessore alla Viabilità, Gaetano Cacciola. A interloquire con loro Piero Muscarà, delegato per il presidente regionale Fai, Giovanni Agrillo. Questo “mini vertice” si è svolto un’ora prima della prevista seduta di Giunta, già rinviata dallo scorso giovedì. La Fai ha voluto testimoniare anche ieri la sua voce mediatrice, partecipando al blocco anti tir.
“Abbiamo affrontato il tema delle consegne urgenti – riferisce – quindi al carico e scarico della merce alle ditte nel centro urbano e, in particolare, nelle zone limitrofe alle arterie vincolate dal provvedimento. Sia il Sindaco che Cacciola si sono mostrati disponibili a risolvere la questione senza applicare delle deroghe perché sarebbe impossibile giuridicamente. Ma abbiamo valutato insieme di intervenire a favore di quei lavoratori che trasportano, per esempio, prodotti deperibili. Si dovrà studiare un metodo che non interferisca con l’ordinanza e che possa servire tutte le attività commerciali penalizzate da questa procedura dirigenziale. Un sistema che potrebbe funzionare è il rilascio dell’autorizzazione al transito per il singolo individuo che già esiste ma che andrebbe ampliato, magari a tutti i mezzi disponibili di una ditta”.
Il singolo camionista potrebbe presentare domanda di autorizzazione per il transito in città all’Ufficio di Viabilità via mail o via fax. Ci sarà inoltre un dipendete municipale dedicato a questo servizio. Il Comune a sua volta potrebbe soddisfare l’istanza che dovrà essere ritirata dal soggetto fruitore o un delegato. “Un’altra opzione prevista potrebbe essere – rivela Muscarà – che sia il destinatario a richiedere questo rilascio comunicando il numero di targa dell’autoarticolato o autotreno assunto per le consegne”.
La Fai incontrerà il dirigente alla viabilità, Mario Pizzino lunedì 28 luglio alle 17 per esaminare le possibili alternative alla deroga che non risulta attuabile all’interno dell’ordinanza.
Da notare il comunicato esposto oggi dal portavoce del primo cittadino, Giampiero Neri. Sembrerebbe un documento indirizzato dal gruppo Caronte&Tourist agli autotrasportatori. Gli armatori, in particolare, danno notizia del nuovo provvedimento emesso giovedì scorso, 24 luglio, per motivi d’urgenza, ritenendolo “infondato e illegittimo”. Informano altresì di averlo “immediatamente impugnato davanti al ministero dei Trasporti che certamente nei prossimi giorni valuterà la questione”. Caronte&Tourist, sempre che sia l’autore della comunicazione, avvisa infine i camionisti che “per l’eventuale violazione dell’ordinanza è prevista la sola sanzione amministrativa di 84 euro”. (@MARCELLA RUGGERI)