Il consigliere comunale Nicola Cucinotta interroga con urgenza il sindaco, Renato Accorinti, e il direttore generale dell’Atm, Giovanni Foti, per sapere “quali interventi sono stati posti in essere” dall’azienda municipalizzata, il 26 giugno e il 20 luglio scorsi “nei mezzi utilizzati per il trasporto migranti, a tutela della salute dei lavoratori che hanno effettuato tale servizio e dell’utenza che ha in seguito fruito dei mezzi in oggetto, e se le procedure attuate siano rispondenti alle esigenze del caso”.
L’esponente del Pd si riferisce al fatto che “domenica 20 luglio due mezzi dell’Atm sono stati utilizzati per il trasporto di 561 migranti che, dal molo Marconi, dove sono giunti con i rimorchiatori provenienti dalla petroliera Torm, sono stati accompagnati alla scuola Pascol”. Ricorda anche che lo scorso 26 giugno “alcuni mezzi sono stati utilizzati a servizio della Protezione Civile per il trasporto degli stranieri nella chiesa dell’Immacolata di viale Boccetta. E in quell’occasione gli autisti dei mezzi, finito il servizio, sono stati, su consiglio del medico della protezione civile, mandati a casa per provvedere all’igiene personale nonché invitati a servirsi di prodotti disinfettanti. Tutto ciò per mera precauzione visto che fra i migranti arrivati erano stati avvisati e preventivamente isolati casi di scabbia”.
Gli stessi mezzi “sarebbero stati posteggiati all’interno del deposito aziendale per essere successivamente ‘trattati’ per pulizia straordinaria, disinfestazione e/o sanificazione”.
Il consigliere rileva pure che “successivamente, in barba alle normative sanitarie, la mattina successiva due di questi mezzi sembra siano stati impiegati in servizio sin dalle ore 4 sulle linee 79 e 81, senza che, da un primo esame, fossero stati trattati come il caso avrebbe richiesto, poiché non solo non si avvertiva neanche il minimo ‘odore’ di qualsivoglia prodotto disinfestante, ma anzi si avvertiva una puzza nauseabonda”.
Cucinotta afferma che “nonostante le richieste del personale, nessun dirigente aziendale ha ritenuto opportuno dare informativa ufficiale dell’effettuazione delle procedure necessarie al fine di tranquillizzare i lavoratori ed i cittadini, ma solo vaghe rassicurazioni verbali circa l’uso di non meglio indicati ‘detersivi igienizzanti’ che potrebbero non essere sufficienti. La sanificazione infatti consiste nell’attuazione in due distinti momenti della pulizia e della disinfezione, la quale a sua volta consente di elidere le cariche batteriche e/o inattivare i virus onde eliminare i rischi di eventuale contagio. Anche se improbabile! Mentre l’igienizzazione è una’ azione ben diversa che tende alla sola rimozione dello sporco senza garantire una efficacia riduzione dei microorganismi patogeni. E questo andrebbe fatto giornalmente”.