Al via domani la prima delle due giornate di sciopero, in programma i prossimi 23 e 30 luglio, da parte del personale del Consorzio Autostrade Siciliane in servizio sulla A18 (Messina – Catania, Siracusa – Gela) e A20 (Messina – Palermo). Come annuncia Antonio Visalli, della Cub Trasporti, gli amministrativi incroceranno le braccia per l’intero turno sia il 23 che il 30 luglio. Gli addetti all’esazione si asterranno dal lavoro dalle 22 alle 6 tra il 22 e il 23 luglio e tra il 29 e il 30; ancora dalle 6 alle 14 del 23 e del 30 e dalle 14 alle 22 degli stessi giorni. Lo sciopero non coinvolgerà il personale addetto alla sicurezza e al recupero veicoli.
La decisione della Cub Trasporti arriva dopo l’incontro in Prefettura dello scorso 4 luglio. “Facendo seguito – come si apprende da un comunicato – alle precedenti proclamazioni di stato di agitazione”, la Cub “ha partecipato alle procedure di raffreddamento presso la Prefettura di Messina le quali si sono concluse negativamente per l’atteggiamento di chiusura e di non-dialogo con i lavoratori da parte dei vertici Cas”.
“Riteniamo provocatorio – prosegue Visalli – che sui gravi problemi riguardanti i lavoratori, in base a sotterfugi e cavilli speciosi, non venga consentito il confronto a livello aziendale con il datore di lavoro, nonostante l’esistenza sulla carta di un ufficio relazioni sindacali”.
Le ragioni della protesta elencate dal sindacato
“Sistematica elusione del confronto sindacale;
Sottodimensionamento della pianta organica con pesante carenza del personale d’esazione pedaggi;
Illegittimo blocco delle ferie residue e riduzione di quelle estive, in linea con quelle degli scorsi anni oggetto di grave violazione in materia della legge sull’orario di lavoro e nonostante il Cas sia già stato sanzionato (8,3 milioni di euro) dall’ispettorato del lavoro attraverso circostanziate denunce della Cub Trasporti;
Mancata programmazione di chiamate del personale trimestrale per il turn-over estivo;
Pessima organizzazione lavoro con particolar riferimento ai servizi di maggiormente sofferenza all’esazione dei pedaggi;
Anomala e discriminante utilizzazione oraria (tre orari di lavoro diversi e contrattualmente non previsti) del personale part-time;
Spostamenti di personale arbitrari in difformità di regole con assidua e palese disparità di trattamento;
Ccrl illegittimo e inapplicabile”.