“PREMI DA 130MILA EURO PER 20 DIPENDENTI MESSINAMBIENTE – ATO3”: GIOVENI SCAVA SOTTO LA TARES

Libero Gioveni

Premi per circa 130mila euro l’anno per 20 dipendenti di MessinAmbiente e Ato3. A svelare l’arcano, Libero Gioveni, consigliere comunale dell’Udc. “Dopo due distinte interrogazioni del 13 febbraio e 7 maggio scorsi, valevoli anche come formali richieste di accesso agli atti indirizzate a Messinambiente e Ato3”, Gioveni comunica di aver ricevuto “i prospetti riepilogativi in cui vengono elencati gli importi dei cosiddetti ‘superminimi’ o ‘premi ad personam’ che da anni intascano un totale di 20 dipendenti delle due società partecipate di Palazzo Zanca”.

Dai prospetti emerge che “14 dipendenti di MessinAmbiente percepiscono un totale di 105.275,52 euro oltre ai loro stipendi, e fra questi un dirigente intasca lui da solo ben 27.337,24 euro (quindi un ‘surplus’ di 2.278 euro al mese), mentre un altro ancora 17.799,46 euro”. Inoltre, analizzando i livelli retributivi, balza all’occhio che “fra i 14 dipendenti vi siano anche un 2° e 3° livello a cui vengono erogati complessivamente più di 1.800 euro”.

Fra i dipendenti di Ato3, “6 di loro incassano un totale di 25.200 euro all’anno, sempre in aggiunta ai loro stipendi”. Il totale è precisamente di 130.475,52 euro. “Premi assolutamente legittimi – puntualizza Gioveni (nella foto) – questo lavoro è stato svolto nella consapevolezza che a fronte dei costi esorbitanti della gestione dei rifiuti (44 milioni di euro) che hanno determinato purtroppo il salasso della Tares per i cittadini a fronte ancora, per altro, di un servizio di igiene cittadina del tutto scadente cui abbiamo assistito in questi mesi, deve servire a sviluppare ragionamenti volti ad un più oculato contenimento della spesa, specie se, come è già accaduto, il commissario liquidatore di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, taglia di colpo gli straordinari festivi al personale che opera fattivamente nella raccolta per fronteggiare la costante emergenza rifiuti”.

“Insomma, se sacrifici si devono fare, che li facciano tutti”, ribadisce il consigliere, evidenziando che “a seguito di queste sue interrogazioni, il dirigente delle società partecipate del Comune, ingegner Pagano, ha scritto alla società di via Dogali ribadendole la volontà, attraverso un’analisi degli atti, di voler verificare il rispetto dei vincoli e delle limitazioni alle politiche retributive degli organismi partecipati previsti dalla legge di stabilità 2014 all’articolo 1 comma 557”.

Alla luce di tutto ciò, Gioveni produrrà gli atti sia alla commissione Bilancio che alla commissione Ambiente del Comune di Messina per “tutte le valutazioni e le determinazioni che le stesse riterranno utile porre in essere esclusivamente per ragioni di opportunità”.

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