“È un’ordinanza parziale, contraddittoria e confusa. Sicuramente è da rivedere, rischia di non risolvere il problema e di essere uno specchietto per le allodole”. Il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Genovese, commenta così l’ordinanza sull’attraversamento dei tir in città a margine del Consiglio comunale aperto.
“Non ci sono tir buoni e tir cattivi – ha aggiunto – Se i tir creano problemi, se i tir sono un forte elemento di rischio, allora lo sono tutti e non solo quelli del nuovo orario estivo o di una delle due linee della Cartour. Sono tutti quelli che sbarcano a Norimberga, che sbarcano al porto storico, che sbarcano alla rada San Francesco. Le mobilitazioni che ci sono state, frutto dei dolori e dei drammi, hanno portato alla presa di coscienza che si potesse realizzare un’alternativa – continua – ma si è fatta in clima emergenziale e così si deve continuare a fare. L’amministrazione è convinta di completare in poche settimane il secondo scivolo a Tremestieri? Lo speriamo, ma se i tempi dovessero allungarsi ancora, di chi sarà la responsabilità? Non possiamo immaginare di poter realizzare opere alternative con i tempi della burocrazia attuale e con le condizioni degli appalti attuali”.
“Il traghettamento dei mezzi – ricorda Genovese – è una servitù per la città di Messina e per quella di Villa San Giovanni, ma è anche un’esigenza di mobilità di tutta la popolazione, siciliana e continentale. Per questo è un problema del quale devono farsi carico i Governi Regionale e Nazionale e non è possibile continuare a litigare tra noi, come facciamo qui a Messina”.