DISCARICHE ABUSIVE NEL TORRENTE MELA, PAURA PER L’AMIANTO CHE RISCHIA DI FINIRE IN MARE

Ritrovate due discariche abusive di rifiuti speciali e no, questa mattina, nel torrente Mela.

I carabinieri della Stazione di Merì, nel corso di un servizio finalizzato alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia della salute pubblica, hanno individuato nel greto del torrente, area ritenuta particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale, già sottoposta a sequestro dallo stesso Comando negli anni 1999 e 2010, due aree estese per circa 1.100 metri quadrati, ricadenti una nel comune di Merì e l’altra nel comune di Santa Lucia del Mela, adibite a discariche abusive di rifiuti speciali e no.

Le due aree sono state sottoposte a sequestro.

Nell’area ricadente nel comune di Santa di Lucia del Mela è stato individuato un ingente quantitativo di onduline in amianto, classificato come rifiuto speciale pericoloso.

Il rinvenimento dell’amianto desta moltissima preoccupazione atteso che lo stesso è depositato al centro del letto del torrente, ed in caso di piogge potrebbe essere trasportato in mare. L’amianto rinvenuto era ben celato, al centro del letto del torrente, in mezzo ad un fitto canneto ed arbusti, quindi non facilmente visibile se non ad un osservatore molto attento.

Dall’inizio dell’anno, i militari dell’Arma di Merì hanno effettuato, sempre in materia di amianto, il sequestro di altre due discariche, una individuata in parte del dismesso tracciato ferroviario del comune di Barcellona Pozzo di Gotto e l’altra in contrada Barbarancio del comune di Merì.

Ambedue le aree, come si diceva, sono state sequestrate e messe a disposizione della Procura della Repubblica di Barcellona, nominando come custode gli addetti degli uffici tecnici dei due Comuni interessati.

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it