Ha fatto scalpore, nel mondo accademico peloritano, l’articolo pubblicato questa mattina da Corriere.it, il quale racconta di una professoressa della nostra Università, Sandra Lo Schiavo, 56enne docente di Chimica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche, che renderebbe difficile la vita degli studenti del corso di laurea triennale in Biologia ed Ecologia Marina. Come? Bocciando gran parte dei candidati all’esame. “La mitologia studentesca a Messina – si legge nell’articolo di Riccardo Bruno – narra di un ragazzo che si è presentato 43 volte all’esame di Chimica e per 43 volte è stato rispedito a casa. Ripetere quel benedetto esame per almeno una dozzina di volte sarebbe invece quasi una prassi. Materia impossibile, un Cerbero a stroncare le ambizioni”. Durante l’ultima sessione, solo tre studenti su 10 hanno superato la prova scritta, necessaria per essere ammessi all’esame. “Sono tutte invenzioni. Gli esami sono trasparenti. E io non sono mai da sola – spiega la docente Lo Schiavo al Corriere.it – c’è sempre un collega, o anche due, accanto a me. Il 60/70 per cento si siede al pre-esame, dieci domande scritte su tutto il programma prima dell’orale, tanto per provarci. Le potrei far vedere i compiti, li conservo tutti. Roba da mettersi le mani ai capelli”.
Tramite un comunicato ufficiale, interviene sul tema il Rettore dell’Ateneo peloritano, Pietro Navarra, il quale ha da poco celebrato il suo primo anno all’Ermellino. “Notizie di stampa pubblicate negli ultimi giorni riguardo il rigore tenuto negli esami di profitto dalla Prof.ssa Sandra Lo Schiavo – commenta Navarra – dimostrano l’attenzione rivolta verso il riconoscimento del merito da parte della docente e dei colleghi del Dipartimento nel quale è incardinato il Corso di Studio triennale in ‘Biologia ed Ecologia Marina’. La qualità dei processi formativi, unita alla severità nelle prove di esame, è garanzia del livello dei laureati dell’Università di Messina. La disciplina e l’impegno degli studenti e il rigore nell’insegnamento da parte dei docenti sono caratteristiche che ispirano tutti i Corsi dell’Università di Messina. Il Corso di Studio in “Biologia ed Ecologia Marina” non fa eccezione, Infatti, il tasso di regolarità degli studi di quest’ultimo risulta essere pienamente in media con tutti gli altri Corsi di Studio dell’Ateneo”.
Il Rettore spiega poi che riguardo all’insegnamento della Prof.ssa Lo Schiavo, “Chimica Generale e Inorganica”, le valutazioni anonime degli studenti registrate dall’Ateneo ne hanno rivelato il pieno apprezzamento. Durante l’anno accademico ancora in corso, l’86% degli studenti ha espresso un giudizio positivo sulla Prof.ssa Lo Schiavo, evidenziando come la docente “stimoli e motivi con successo l’interesse verso la disciplina”. In merito alla chiarezza nell’esposizione degli argomenti e alla disponibilità del docente per ulteriori chiarimenti e spiegazioni, al di là di quelli offerti durante le lezioni frontali, il 100% degli studenti si è dichiarato soddisfatto. Percentuali queste che trovano uguali riscontri anche nei due anni precedenti. “Pertanto, nel Corso di Studio in oggetto non esiste – continua Navarra -numeri alla mano, alcuno sbarramento per gli iscritti i quali sono largamente soddisfatti del percorso formativo intrapreso. In questo contesto, l’atteggiamento della Prof.ssa Lo Schiavo rientra nei canoni di una condotta tesa all’affermazione della qualità dei processi formativi con l’obiettivo di premiare il merito e l’impegno degli studenti”. “Al di là delle statistiche riportate dalla stampa – conclude il Magnifico Rettore – che rispondono verosimilmente alla delusione per un esame non superato, siamo lieti che il rilievo mediatico possa dare la possibilità all’Ateneo di esprimere il suo apprezzamento nei confronti di un docente che svolge con passione i sui compiti didattici e che considera gli esami come un momento di verifica rigorosa della preparazione dei candidati”. @SimoneIntelisano