“Quello a cui stiamo assistendo nel caso dell’ospedale Piemonte è un balletto piuttosto assurdo che poco ha a che vedere con una razionalizzazione sensata”. A intervenire sulla drammatica vicenda del nosocomio messinese è Nino Germanà, deputato regionale del Nuovo centrodestra. Lo fa dopo il collega, parlamentare nazionale, Vincenzo Garofalo, il deputato dell’Udc Giampiero D’Alia, i sindacati e il coro di voci sempre più consistente che teme la cancellazione dell’unico presidio sanitario in centro città.
“La struttura ospedaliera è posta in un punto strategico della città ed è essenziale. Si smetta una volta per tutte di minacciarne l’esistenza in nome di una riorganizzazione dei presidi sanitari che, con il dovuto rispetto per l’assessore Borsellino, è forse il caso sia valutata con chi ha sufficiente cognizione di causa per potersi esprimere in merito. E sposo appieno la proposta di Giampiero D’Alia di istituire un serio tavolo tecnico a cui prendano parte rappresentanti delle istituzioni e addetti ai lavori”.
Secondo Germanà, è evidente che all’amministratrice regionale Lucia Borsellino “manca la conoscenza del territorio e delle sue esigenze altrimenti non avallerebbe progetti come quello del polo materno in una struttura sanitaria che deve coprire le necessità di una fetta enorme di città che va dal centro ai villaggi. Al contrario, l’ospedale andrebbe potenziato al massimo e reso funzionale molto più di quanto non sia oggi a rispondere ai bisogni dei pazienti. Se poi l’obiettivo – conclude l’esponente del Ncd – è disincentivare ancora di più il pubblico, per la felicità dei privati, diciamolo e chiariamolo ai cittadini che si chiedono che ne sia del loro diritto costituzionale”.