MIGRANTI, PREFETTURA DETTA LINEA SANITARIA. IN CANTIERE RETE ANTI DISCRIMINAZIONI

Lo scorso 8 luglio, oltre al tavolo “tecnico” sulla Cartour, la Prefettura di Messina ha ospitato il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione. Durante la riunione, presieduta dal vice prefetto vicario Maria Antonietta Cerniglia, sono stati illustrati i contenuti della circolare relativa alla pianificazione delle attività sanitarie in occasione di sbarchi, emanata dalla Prefettura, a seguito di “dedicate riunioni” – così recita il comunicato di palazzo del Governo – tenute con gli enti e gli organismi operanti, a vario titolo, nel settore (Usmaf, Asp, aziende ospedaliere, associazioni di volontariato).

“E’ stato sottolineato inoltre – si legge ancora nella nota – come le linee guida predisposte dalla Prefettura facciano seguito ad accordi di collaborazione intervenuti a livello centrale tra ministero della Salute e Croce Rossa italiana (Cri), e a livello regionale tra assessorato alla Salute e Comitato regionale Sicilia della Cri”.

prefettura riunione2Nel corso della riunione Sono stati presentati gli opuscoli informativi multilingue che completano un progetto, in materia di sicurezza sul lavoro, avviato nel 2012, dal titolo “Sicurezza Antincendio & Datore di Lavoro – Obblighi e Consigli”, finanziato dall’Unione Europea e gestito dal ministero dell’Interno. La pubblicazione, che costituisce una guida per lo svolgimento della azioni lavorative con maggior sicurezza diffondendo le basilari regole di prevenzione tra i lavoratori immigrati, è disponibile in otto lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, albanese, arabo, cinese e ucraino), allo Sportello Unico della Prefettura e della Questura oppure sul sito internet www.vigilfuoco.it/.

La dottoressa Chiara Muscarà, della Croce Rossa Italiana, ha inoltre annunciato l’avvio del progetto Fei 2012, di “Rete Regionale Aperta”, Azione 7 Regionale, di cui il Comitato Regionale Cri della Sicilia è partner.

“La realizzazione del progetto – conclude la Prefettura – è legata alla piena collaborazione dei Comitati Provinciali e Locali Cri che dovranno gestire le ‘antenne territoriali’. Il progetto si prefigge come obiettivo la costruzione di una rete territoriale con compiti di prevenzione, contrasto e monitoraggio delle discriminazioni inserendo i dati raccolti nella rete informativa dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), che si occupa della promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica”.

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