E’ diventata ormai una telenovela, di quelle per niente divertenti e che stanno facendo stufare una città intera. Quasi tre ore di confronto fra Renato Accorinti e la dirigenza dell’Acr Messina. Poco prima della conclusione, aveva parlato l’assessore De Cola e le sue parole facevano pensare al meglio: “C’è clima di collaborazione. Ognuno sta facendo la sua parte, noi faremo di tutto per far continuare l’avventura calcistica ad alti livelli”. Subito dopo, l’improvvisa fuga di Pietro Lo Monaco, è arrivata l’irruzione dei tifosi che hanno dato la caccia ad Accorinti. A quel punto è stato Giampiero Neri, esperto della comunicazione, ad uscire per parlare con stampa e tifosi, spiegando che il Sindaco avrebbe incontrato tutti dopo aver telefonato a Pietro Lo Monaco.
Ed ecco che si aprono nuovamente le porte della sala Falcone Borsellino, con Accorinti che esordisce chiedendo un atto di responsabilità da parte dei tifosi-cittadini: “E’ inammissibile che ci siano minacce ed atti di violenza per le scelte di un’amministrazione comunale”. Il Sindaco ha così ribadito per l’ennesima volta la sua scelta di deliberare la concessione del San Filippo alla società Musica da Bere per i due ormai famosi concerti di Jovanotti e Vasco Rossi nell’estate 2015.”In nessuna città, dove ci sono anche 10-15 concerti in un mese, è mai successo niente di simile – spiega Accorinti – così come non accadeva in passato sempre a Messina. Quando Manfredi organizzava concerti durante l’era Franza, nessuno ha mai detto niente. Che colpe ho io invece? Stiamo parlando di due soli concerti nel giro di un paio di settimane al massimo”. Una piccola colpa da parte di qualche dirigente comunale, però, è emersa proprio questo pomeriggio, quando Sindaco e Direttore Generale dell’Acr hanno confrontato la vecchia delibera della concessione annuale dello stadio alla famiglia Lo Monaco. Si tratta di due copie identiche, tranne che per un piccolo e decisivo particolare: nella copia della famiglia Lo Monaco, qualcuno (e il Comune indagherà per scoprire il colpevole) ha tolto la clausola secondo cui palazzo Zanca è libera di organizzare eventi extra-sportivi durante l’anno. Dunque l’Acr, per un errore abbastanza grave, non sapeva di questa clausola. Già questo era bastato per far infuriare il patron giallorosso.
Accorinti si è detto comunque stupito dell’improvvisa reazione di Lo Monaco, poiché durante l’incontro il patron sembrava abbastanza tranquillo e parlava con l’amministrazione di manutenzione, delle aree desiderate per i campi d’allenamento e di tante cose che di certo non sembrano dette da chi ha promesso l’addio alla squadra. “Gli ho detto che a breve sapremo il futuro del Città di Messina – ha continuato il Sindaco – e che dunque, qualora la società dovesse non iscriversi al campionato ed abbandonare lo stadio Celeste, quest’ultimo verrebbe immediatamente affidato all’Acr”. Accorinti è tornato anche sulla questione delle aree per i campi di allenamento richiesti da Lo Monaco: “siamo stati noi a proporre queste aree e stiamo facendo di tutto per superare gli ostacoli burocratici. Se non volete capire – ha detto ai tifosi – che io sono il primo Sindaco che concede dei terreni per i campi, non so cosa devo dirvi. Nessuno si era mai preoccupato di fare qualcosa del genere che garantirebbe un grande futuro alla società calcistica”.
Nella telefonata post-fuga, Accorinti ha proposto un incontro a tre, con Lo Monaco e Carmelo Costa di Musica da Bere, per cercare di trovare tutti un accordo. Lo Monaco, ancora irritato, non ha dato una risposta al Sindaco. Ma per parlare di cosa? Il Direttore del Messina ha paura che il manto erboso venga rovinato e non ripristinato prima dell’esordio ufficiale nella stagione 2015-2016 ed è per questo che la società giallorossa vorrebbe che i concerti si svolgessero entro la fine di luglio. Accorinti ha ricordato che 6 luglio – 6 agosto è solo un periodo orientativo, perché ancora non si sanno le date certe dei concerti, ma il Sindaco è disposto a pressare la società catanese per far organizzare i concerti nella prima parte di luglio, anche se non è semplice visto la grande macchina organizzativa che c’è dietro ad eventi del genere. Sindaco, Costa e Lo Monaco dunque potrebbero incontrarsi per cercare di considerare le esigenze di tutte le parti, ricucendo lo strappo. Proprio negli ultimi minuti, lo stesso Carmelo Costa si è detto disponibile ad un incontro per trattare le date dei concerti.
Il patron giallorosso poi non vuole che Musica da Bere invada gli uffici dello stadio durante il periodo in questione, ma il Sindaco ha evidenziato come è possibile decidere insieme quali uffici possono essere concessi a Costa, sottolineando che comunque gli uffici del Messina rimarranno esclusivamente a disposizione del Messina. Sempre Accorinti si è detto dispiaciuto per le voci a lui pervenute secondo cui ci sarebbero strane amicizie con lo stesso Carmelo Costa: “Io non ho amicizie con nessuno – spiega Accorinti – e non favorisco nessuno. E’ per questo che ho detto a Lo Monaco che se vuole può organizzare tutti gli eventi che desidera. Può anche chiamare Bruce Springsteen per giugno 2015 e fare tutto lui, io ne sarei solo felice. Non riesco a capire – conclude il Sindaco – come due concerti possano portare ad un Direttore all’abbandono della squadra”. Per quanto riguarda la concessione pluriennale, al Comune è presente una bozza, non protocollata, inviata da Lo Monaco. L’amministrazione si sta muovendo per effettuare un incontro con tutte le parti interessate per poi inoltrare una richiesta effettiva al consiglio comunale.
Resta da vedere, nonostante Lo Monaco abbia ribadito la sua totale chiusura al dialogo fuggendo da palazzo Zanca, se il patron giallorosso sia disposto a questo incontro a tre con Costa e Accorinti, anche se ormai si inizia a capire che ci siano ben altri motivi dietro quest’annunciato addio. Lo Monaco infatti non sopporta l’idea che a guadagnare per questi eventi ci sia anche Lello Manfredi, proprietario di Sud Dimensione Servizi, azienda che collaborerà con Musica da Bere per la realizzazione dei concerti, il quale è coinvolto in un contenzioso con lo stesso patron. Fatto sta che, al di là delle chiacchiere e delle minacce, quando ci troviamo al 5 luglio, ad un mese circa dall’esordio ufficiale in Coppa Italia, l’organico dell’Acr Messina è ancora estremamente ridotto, nessun acquisto è stato ancora fatto e il numero di abbonamenti sottoscritti è stato definito dallo stesso Lo Monaco deludente . Sarebbe un bene per tutti interrompere dunque questa triste telenovela, pensare sia al bene della città che della squadra, per evitare che questo pesante clima fra Acr, tifosi e Comune cessi una volta per tutte. @SimoneIntelisano