FALSI SFOLLATI DI GIAMPILIERI: 56 RINVIATI A GIUDIZIO PER TRUFFA, I NOMI

Per lo Stato erano alluvionati, tanto da percepire 600 euro al mese: un sostegno economico per chi dopo il nubifragio del 2009 perse la casa. Ma una clamorosa inchiesta aperta nel 2011 dalla Procura di Messina ha fatto emergere che molti degli imputati non hanno mai lasciato le loro abitazioni, intascando il denaro che doveva servire a coprire i costi dell’albergo.

L’indagine  riguarda fatti commessi tra il gennaio 2010 e fino al 2012. Le ipotesi d’accusa sono in prevalenza la truffa e il falso del privato in atto pubblico, tutto ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche, ovvero dei contributi economici erogati ai residenti e non, sotto varie forme, a seguito dell’alluvione assassina del 1 ottobre 2009 in cui persero la vita 37 persone.

Nonostante i rischi, e malgrado i divieti imposti dai vigili del fuoco, che avevano evacuato interi quartieri di Giampilieri, molte famiglie continuarono a vivere nelle case.

Il processo inizierà il 5 novembre prossimo.

Sulla Gazzetta del Sud i nomi dei 56 rinviati a giudizio:  Agatino Triolo, Antonio Triolo, Sergio Fleres, Mario Silla, Letterio Foti, Domenico Tavilla, Rossella Freni, Andrea Grillo, Anna Maria Buccini, Giacomo Auditore, Agostino Pino, Giusy Cucinotta, Serafina Ciccarello, Letteria Giusto, Anna Rita Novellino, Minicante Rosario Armeli, Santi Cacciola, Nicola Villari, Stefano Alibrandi, Alessandra Marchese, Domenica Giuliano, Letterio Di Blasi, Carmela Puglisi, Grazia Torrisi, Nazzarena Giuliano, Francesco De Luca, Teresa Porto, Domenico Generoso, Salvatore Alessi, Franco Aloisi, Francesco Basile, Maria Di Blasi, Anna Barbera, Garibaldi Lopane, Domenica Cordaro, Giuseppe Freni, Nunziata Ausino, Aurelio Marchese, Renato Calabrò, Andrea Maugeri, Giorgio Giovanni Barbera, Francesco Gemellaro, Francesco Freni, Gianfranco D’Arrigo, Giovanna Cucinotta, Antonella Palumbo, Pietro D’Angelo, Girolamo Pino, Rosario Muscherà, Gaetano Ciccarello, Placido Camino, Nicola Santamaria (prosciolto da un capo d’imputazione), Salvatore Calabrò, Giovanni Cuppari, Letterio Alì, Giuseppe Trimarchi.

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