PIANO DI ZONA, OLTRE 2 MILIONI E 600MILA EURO E 10 PROGETTI PER IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO CITTADINO

Ben dieci progetti socio-sanitari per la città di Messina potrebbero trovarsi già domani sulla scrivania dell’Assessorato alla Famiglia per il valore di 2 milioni e 610mila euro. Ma verrebbero ratificati entro luglio. La somma è stata destinata alla città dello Stretto dal Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e verrà distribuita nell’arco di un triennio, a partire dall’approvazione di queste iniziative. Questo risultato è stato conquistato con l’Accordo di programma suggellato questa mattina tra Comune, Università, Asp 5 e i 14 sindaci della Conferenza dei Servizi dove il delegato per Palazzo Zanca è stato l’assessore alle Politiche Sociali, Nino Mantineo. Il piano di Zona relativo al Distretto Socio-Sanitario per la città di Messina è stato presentato invece oggi pomeriggio dall’assessore Mantineo e dagli esperti comunali del settore, Antonino Anastasi e Rosario Ceraolo. I progetti sono stati studiati attraverso tavoli tematici predispondo con cura le emergenze per il territorio urbano. L’accordo di programma infatti si divide oltre a Messina città, anche nelle zone jonica e tirrenica con i loro rispettivi Piani.

Lo schema dei progetti prevede di trattare Aree delicate quali i disabili, gli anziani e all’infanzia con handicap. Sono previste “Azioni coordinate per l’inserimento abitativo e socio-lavorativo nelle cosiddette Famiglie-comunità per il “dopo di noi”. In questo caso, si pone attenzione alla situazione di disabilità quando viene a mancare la famiglia d’origine cercando di collocare i soggetti bisognosi nei “Gruppi appartamento” in numero di 4. A questi persone si concede un “Budget di salute” che ogni anno si aggira intorno ai 210mila euro per un totale triennale di 612mila euro.
L’altro interessante progetto è “Anni d’argento” rivolto alla terza età che può e vuole essere partecipe e attiva nella società. Questa iniziativa, con copertura finanziaria di 128mila euro, apre non solo all’aspetto di aggregazione dell’anziano che combatte la solitudine ma anche all’aspetto culturale della persona con una certa esperienza di vita che può offrire tanto con percorsi correlati all’Università.(@MARCELLA RUGGERI)

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