Nell’aula magna del Rettorato dell’Università di Messina, a cura dell’Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) e della casa editrice “Il Gabbiano” è stato presentato l’ultimo libro del giornalista e scrittore Crisostomo Lo Presti: “Il canto della rosa: trentatré petali d’oro”.
I lavori sono moderati dalla editrice Maria Froncillo Nicosia, che ha presentato i relatori e passato la parola alla poetessa fiorentina Caterina Trombetti, la quale ha menzionato i tanti scrittori siciliani che hanno dato lustro alla cultura siciliana e italiana, definendo il Lo Presti poeta dell’emozione e degli stati d’animo e ha ricordato infine i sentimenti di profonda stima e amicizia con l’autore.
Mons. Giacinto Tavilla parroco di Furci, consulente spirituale della sezione Ucsi di Messina, direttore de “La Scintilla”, periodico della Diocesi di Messina, Lipari, Santa Lucia Del Mela, nel suo intervento, ha descritto l’opera come un libro da leggere con gradualità per poterne godere i contenuti; Paola Radici Colace, prof. ordinario di Filologia classica presso il dipartimento di civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina, ha definito la poesia del Lo Presti “leggera” che crea un’armonia antica e molto rara ai giorni nostri. I relatori sono stati intervallati dalle gradevoli letture dell’attrice taorminese Rosita Gulotta, che ha letto alcuni brani del libro.
L’autore ha concluso gli interventi con un momento di commozione e una breve lettura, che è servita a definire il suo ultimo lavoro. I trentatré medaglioni di Crisostomo Lo Presti, descritti nel libro, racchiudono un periodo di riflessione alchemica e maturazione mistica. Sono le tappe del percorso che dall’eros, il simbolo dell’indagine e della ricerca, porta all’agape nell’incontro con la Vergine Maria, significato dall’ultimo racconto segno della (ri)nascita e porta della vita nuova nella struttura fisica della Grande Madre, genitrice, musa e amante. In mezzo, la fatica puntuale e precisa della trasmutazione del piombo (metallo volgare) in oro (metallo nobile per eccellenza).
Volendo dare ulteriore tangibilità al percorso spirituale dell’autore, il ricavato della vendita del libro è stato devoluto al Seminario Arcivescovile “S. Pio X” di Messina per il sostegno dei seminaristi.