SERVIZI SOCIALI, FORZA ITALIA: “BASTA ALLE COOP, LA GESTIONE DEVE TORNARE AL COMUNE”

“Bisogna ricostituire l’istituzione dei servizi sociali, per dire addio ai dispendiosi bandi ed alle cooperative”. E’ questa la proposta del centrodestra messinese, resa nota in una conferenza stampa questa mattina dai consiglieri comunali di Forza Italia, Giuseppe Trischitta e Pierluigi Parisi, e da Daniela Faranda, consigliere comunale del Nuovo CentroDestra. Conferenza iniziata in ritardo, dopo che un furioso Trischitta se l’era presa con l’uffico stampa del Comune che aveva organizzato in concomitanza un’altra conferenza dedicata agli stalli per disabili con il sindaco Accorinti (il consigliere di Forza Italia si è chiesto se sia una coincidenza il fatto che ogni volta che il suo partito organizza una conferenza, l’ufficio stampa ne organizzi un’altra allo stesso orario) e con alcuni giornalisti che hanno dato priorità a tale evento.

 
Placati gli animi, Trischitta ha spiegato che l’intento di Forza Italia, insieme a Ncd e Siamo Messina, è quello di riesumare l’istituzione dei servizi sociali, soppressa nell’era Buzzanca su proposta del consigliere comunale Angelo Burrascano. “Con l’istituzione – spiega Trischitta – la situazione di Casa Serena non sarebbe così grave. Proporremo in consiglio una delibera per revocare la precedente voluta da Burrascano”. Secondo gli esponenti del centrodestra messinese, restituire al Comune la responsabilità almeno dei più importanti anelli del servizio sociale consentirebbe un enorme risparmi per le casse di palazzo Zanca: “eliminando le cooperative, si risparmierà perché non si dovranno più pagare i presidenti. Verrebbero cancellate anche le inutili spese relative alle istituzioni dei bandi di gara annuali. I servizi sociali sono stati tolti al Comune solo per favorire le solite cooperative”. L’alternativa proposta è quella di consegnare la presidenza dell’istituzione all’assessore ai servizio sociali, Nino Mantineo, che non riceverebbe un ulteriore retribuzione. Per il consiglio d’amministrazione verrebbero eletti 2 o 4 componenti, a titolo gratuito, tramite l’analisi dei curriculum. “Non ci devono essere consulenze aggiuntive – aggiunge Trischitta – e dobbiamo vedere se è possibile affidare le questioni legali agli avvocati del Comune”.

 
Dello stesso parere è il consigliere Parisi, il quale sottolinea la gravità della situazione dei lavoratori dei servizi sociali: “se i dipendenti delle varie cooperative sono sempre qui a protestare, evidentemente questo ci deve fare riflettere. I servizi sociali devono tornare al Comune senza spese aggiuntive. Qualcosa di simile era stato proposto proprio da Cambiamo Messina Dal Basso durante la campagna elettorale, dunque è ora che questa idea venga presa realmente in considerazione”.
In conclusione, Daniela Faranda si è soffermata su Casa Serena, spiegando come “la chiusa sia un errore madornale, poiché la casa di riposo va potenziata con altri servizi così come accadeva in passato, quando si dava accoglianza agli alluvionati o a chi aveva altri problemi”. La palla adesso dovrebbe passare al consiglio comunale, anche se Trischitta spiega come gli eventuali tempi di ricostituzione dell’istituzione dei servizi sociali sarebbero abbastanza lunghi. (SIMONE INTELISANO)

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