Città invasa dall’immondizia, strade come discariche a cielo aperto e sacchetti in ogni dove: non solo una conseguenza del servizio -insufficiente- che Messinambiente cerca, comunque, di garantire e migliorare ma frutto soprattutto dell’inciviltà che contraddistingue qualche messinese. Stufa di assistere al regolare “spettacolo” del maleducato di turno che abbandonava la propria immondizia fuori dal cassone dei rifiuti, la signora Melania Crisafi, con spirito da cives doc, si è improvvisata “agente” e ha pedinato il malvivente (si perché questa è delinquenza!). Ci fermiamo qui con il racconto perché l’episodio è simbolico e utile a mettere in luce il gran numero di segnalazioni che ogni giorno giungono a Polizia Municipale e quartieri. Così si è dato vita ad un network che coinvolge Palazzo Zanca, V circoscrizione, Messinambiente e Nucleo decoro della PPMM e si propone di combattere il fenomeno delle discariche abusive.
Nella sala ovale di Palazzo Zanca, stamattina, l’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, il presidente della V circoscrizione, Santino Morabito e il commissario liquidatore di Messinambiente, Alessio Ciacci, hanno presentato una serie di iniziative che l’Amministrazione porterá avanti per coinvolgere la cittadinanza rispetto al problema del conferimento abusivo dei rifiuti. Essenziale il contributo della Polizia Municipale rappresentata al tavolo dei relatori dal Comandante Ferlisi e dal numero uno del nucleo decoro, Comm. Santagati. Il lavoro sinergico, che ha avuto il via circa dieci giorni fa, ha già mietuto le prime “vittime” tra la “società incivile”: 56 i verbali rilevati per il deposito di rifiuti fuori dai cassonetti o in orari diversi da quelli prescritti e 10 per l’irregolare rilascio di rifiuti ingombranti. “Il decoro cittadino è raggiungibile attraverso l’impegno degli addetti ai lavori, il concorso e la collaborazione di tutte le componenti sociali della nostra città”, ha chiarito l’assessore. Cittadini rispettosi delle regole base del vivere comune e, a loro volta, controllori e, perché no, sanzionatori di chi deroga la norma. “È una battaglia di civiltà e quindi dobbiamo stare tutti dalla stessa parte”, continua l’amministratore che chiarisce come si tratti anche di una questione di vero e proprio ordine pubblico. Non si tratta dell’abbandono sporadico dei rifiuti ma dell’uso delle strade come discariche: dal cemento all’ amianto alle carcasse di animali, c’è chi abbandona la qualunque, infatti. E l’indecenza è quotidianamente sotto gli occhi di tutti dal centro alla periferia della città.
“Quando leggo di offerte paghi 2 prendi 3 fuori dai negozi che vendono materassi mi terrorizzo, già li immagino fare spazio ai vecchi che verranno lasciati sul ciglio della strada o di lato ai cassonetti”, ironizza Ialacqua. “Non vogliamo che i cittadini si trasformino in sceriffi, sia chiaro”, conclude. Si parla anche di Gav (guardie ambientali volontarie), gruppi di liberi cittadini qualificati, imoegnati in un lavoro parallelo a quello delle forze di polizia deputate, per fronteggiare il problema. “Non si capisce perché i comuni siciliani non se ne avvalgano” domanda retorico Morabito. Pare infatti che la legittimizzazione di questi “agenti volontari” debba giungere dalla Prefettura che, fino ad oggi, non l’avrebbe concessa a causa di un qualche intoppo, la cui natura non è chiara. “L’amministrazione dovrebbe interloquirci per comprendere quali siano le ragioni ostative” suggerisce il presidente democratico. Un attestato di merito sarà conferito a quanti si impegneranno ad affiancare gli agenti del nucleo decoro (il cui numero è talmente basso da fare impallidire:5 unità in tutto) contribuendo direttamente con attività di denuncia e contrasto. E il primo di questi certificati è stato assegnato proprio alla signora Crisafi stamane.
“A Messina attualmente ci sono, ogni giorno, circa 120 postazioni dove vicino ai cassonetti vuoti vengono abbandonati sacchetti, rifiuti o addirittura scaricati ingombranti o rifiuti speciali con furgoni. Inoltre esistono almeno dieci discariche a cielo aperto che si formano anche un’ora dopo il nostro intervento di bonifica”, denuncia il Commissario Ciacci. “Messinambiente ha predisposto un servizio speciale con sette operatori, a cui va il mio ringraziamento, che intervengono su due turni per ripulire sistematicamente questi luoghi. Ecco perché abbiamo deciso di istituire, con l’Amministrazione comunale, un servizio di vigilanza a cui diamo tutte le informazioni sui 120 luoghi critici che devono diventare il simbolo di una città finalmente pulita e amata dai cittadini e dai lavoratori di Messinambiente”. Da Ortoliuzzo a Giampilieri, sono già state individuati dei “punti caldi” dunque, microzone rosse su cui ” va mantenuta attenzione costante”, specifica Morabito, presente insieme ai consiglieri del quartiere di cui è presidente. Le segnalazioni potranno essere fornite dai cittadini chiamando il numero 090355588, o inviando un fax allo 090358794. L’indirizzo [email protected] sarà a disposizione per raccogliere via mail le denunce dei messinesi.