A Palazzo dei Leoni si discute su come avviare un tavolo tecnico-legale, ma mentre si susseguono le ipotesi su come riaprire le procedure di contrattazione sul progetto dell’elettrodotto Sorgente-Rizziconi, la Terna spa continua i lavori di posa dei cavi che collegheranno la Sicilia alla Calabria.
Inizia infatti il 28 febbraio la sistemazione del secondo e terzo cavo dei sei previsti per l’attuazione del progetto il cui impatto ambientale è stato valutato positivamente dal Ministero dell’Ambiente il 29 luglio del 2009 (vedi documento). Verrà utilizzata la Jules Verne, la nave posacavi più grande al mondo, una nave in grado di posizionare qualsiasi tipo di cavo per telecomunicazioni o trasporto di energia.
Il primo cavo, di poco meno di 40 km, è già stato posizionato e messo in tensione nel settembre del 2011, proprio grazie all’utilizzo della nave posacavi di cui Prysmian è proprietaria e che è una delle poche navi al mondo con caratteristiche tecnologicamente avanzate in grado di effettuare la posa di cavi sottomarini fino ad una profondità di 2.000 metri e in qualsiasi tipo di condizione ambientale.
Con il progetto approvato, che la stessa società annuncia in un comunicato del 13 agosto 2010 come “condiviso con tutti gli enti locali” (vedi comunicato),sembra opportuno chiedere se l’attuale presa di coscienza da parte del Presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, che annuncia un confronto con la società in nome di un “obbligo morale di difesa delle ragioni dei cittadini” anche dopo le conclusioni del Consiglio Provinciale dello scorso 22 febbraio, non sia un bluff.
Nelle foto il progetto della posa dei cavi, il primo cavo sui fondali marini, la Jules Vernes nelle acque dinanzi Villafranca nel settembre 2011, proprietà Messinora.it