Inizia chiamandola “amica”, ma poi parla al consigliere comunale che si mette di traverso nell’approvazione del registro delle unioni civili. Rosario Duca, Presidente di Makwan Arcigay, in questi giorni protagonista di una polemica seguita alla presenza delle Sentinelle in Piedi, risponde con una nota a Maria Perrone, esponente dell’Udc, che respinge ogni accusa di omofobia.
“Trovo triste dover rispondere alla mia amica Mariella Perrone in quanto la considero persona intelligente e con cui nei confronti avuti di persona c’è stato sempre un serio e rispettoso contraddittorio – scrive Duca – Vorrei però ricordare al consigliere Perrone (UDC) che il vanto al suo operato lo scrivente lo ha fatto anche in conferenza stampa sabato 14 u.s. Proprio sul lavoro che lei ha fatto quale assessore Provinciale della Giunta Ricevuto in merito all’osservatorio, quindi non ha bisogno di andare al 2010 ma basta solo andare indietro di qualche giorno. Apprezzamento che ribadisco anche ora e che merita da parte della stessa un’analisi attenta. Da persona estremamente intelligente saprà comprendere. Ad onor del vero è giusto dire che quella proposta fu portata avanti dalla Perrone e dal Consigliere Provinciale nonché segretario provinciale del PD Pippo Rao, che insieme hanno cooperato alla riuscita di detto Osservatorio, merito che nessuno vuole togliere anche oggi e che ribadisco ho messo in evidenza nella loro conferenza stampa di qualche giorno fa.
Inoltre invito l’amica Mariella (gli chiedo scusa per l’amica, ma la considero così) a decidersi su di chi è la colpa per quanto successo nella commissione da lei presieduta, poiché non si può dire un giorno è colpa del Sindaco ed agli organi di stampa e in conferenza stampa premurarsi a dire che non c’entra la mancanza del Sindaco il giorno dopo. Prenda una decisione se colpe vuole dare le dia ma che si decida se ci sono o non ci sono queste colpe.
In merito alla sua posizione non entro. Per quanto riguarda l’omofobia ed il razzismo – chiude Duca – non si attua solo col pestaggio ma anche col negare diritti.
A Mariella rimando la mia stima e fiducia, anche se non è necessaria ma il chiarimento era dovuto”.