Lavoratori in cassa integrazione e città al buio. Nonostante un appalto in essere che per i prossimi due anni vede il Comune pagare 2 milioni di euro all’Ati formata dalle ditte Smail e Atlantico. È il paradosso denunciato dalla segreteria provinciale della Fim Cisl che ha sollecitato l’intervento dell’assessore Sergio De Cola e dei dirigenti dell’Ufficio Tecnico di Palazzo Zanca. “Ma – spiega Nino Alibrandi, segretario provinciale Fim Cisl – dopo una prima riunione conoscitiva lo scorso 9 maggio, nella quale vi era stato l’impegno di una riconvocazione nell’arco di sette giorni alla presenza anche delle aziende, non c’è stato alcun seguito. Adesso abbiamo deciso di inviare una nuova richiesta di incontro per entrare nel vivo della questione”.
In tutto questo, è stata attivata una cassa integrazione a rotazione per 4 lavoratori su un totale di 8 che gestiscono la manutenzione di ben 28mila punti luce in città.
“È incredibile – continua Alibrandi – che un numero così esiguo di lavoratori, già inadeguato alla gestione di un impianto complesso come quello della città di Messina, debba essere di colpo dimezzato ufficialmente per contrazione di lavoro. Ma, basta fare una passeggiata per vie della città, per rendersi conto come molte vie cittadine, comprese arterie principali come lo svincolo di San Filippo, siano completamente al buio con gravi rischi per l’incolumità pubblica”.
La Fim Cisl si rivolge ai consiglieri comunali e di quartiere “affinché – conclude Alibrandi – denuncino all’amministrazione comunale e all’opinione pubblica i disservizi che si registrano nelle diverse zone della città”.