Sono 24 i dipendenti dell’Aram che scrivono ai sindacati e al responsabile regionale della Formazione professionale, Anna Rosa Corsello, per invocare l’indizione urgente di un tavolo tecnico che permetta loro di beneficiare della cassa integrazione. I lavoratori, lo scorso 21 marzo, come si apprende dalla loro lettera, hanno sollecitato l’attivazione della cassa integrazione in deroga per il periodo successivo alla revoca dell’accreditamento. L’Aram, va ricordato, è finito nella bufera a causa delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto Francantonio Genovese e il suo entourage politico – familiare. A seguito della richiesta, il legale rappresentante dell’ente ha inoltrato la relativa “istanza” nelle “sedi competenti”.
Tuttavia, nulla si è mosso da allora. “Non avendo ancora ricevuto alcuna notizia in merito allo stato di avanzamento della richiesta – scrivono ancora – una delegazione si è recata all’Ufficio provinciale del lavoro di Messina. Il funzionario ha fatto presente che nonostante la pervenuta istanza, se entro la fine del mese di giugno non verrà convocato il tavolo tecnico per la sottoscrizione del verbale, si perderà il diritto di accesso alla cassa integrazione guadagni”.
Per questa ragione, i lavoratori si rivolgono a Uil Scuola Palermo, Cisl Scuola Palermo, Flc Cgil Sicilia, Snals Confsal, Ugl Sicilia, Upl Messina e alla dirigente generale dell’Istruzione e della Formazione professionale, chiedendo “l’immediata convocazione del tavolo tecnico al fine di concedere in coscienza l’autorizzazione alla fruizione dell’ammortizzatore sociale”.
“Siamo a conoscenza – concludono – della situazione in cui versa il comparto e dei molteplici impegni a carico delle organizzazioni sindacali. Riteniamo, di contro, che la nostra situazione sia veramente tra le più critiche. Pertanto, esclusivamente perché mossi dallo stato di necessità, chiediamo con urgenza il vostro intervento”.