Il Segretario e Direttore Generale di Palazzo Zanca, Antonio Le Donne ha risposto, ieri sera, alla chiamata del Consiglio comunale per argomentare sulle impellenti scadenze dell’Ente. Le Società Partecipate, in particolare, richiedono una diagnosi quasi clinica perché su di esse si muove il futuro del Comune, nel bene e nel male. Sulla scorta di questi dati, Le Donne ha garantito, proprio ieri sera, che l’Amministrazione produrrà il Bilancio Consuntivo 2013 tra una settimana/dieci giorni, mentre il Piano di Riequilibrio e il Previsionale 2014 entro il mese di giugno. In pratica, il Segretario ribadisce la tesi spiegataci dal vicesindaco Guido Signorino, secondo cui la Giunta e la tutta la Dirigenza municipale arriveranno a dei risultati gestionali, molto prima della scadenza del 31 luglio. Quantificare le risorse che gravitano intorno ad aziende quali Messinambiente ed Atm consentirà di procedere alla resa dei conti contro il rischio di dissesto.
“Controlli le operazioni di esercizio comunale – dice il capogruppo di Felice per Messina, Pippo Santalco rivolgendosi a Le Donne durante la seduta consiliare -. Lei può intervenire sul monitoraggio della gestione dove sono state trovate delle falle anche da parte della Corte dei Conti”. Ma il consigliere non si ferma ad incitare il Direttore: “E’ necessario rivedere anche tutto il Regolamento comunale perché il Civico Consesso sta svolgendo attività di supplenza, laddove la Giunta e i Dirigenti sembrano carenti. Ci vuole una modifica complessiva di certe regole per impartire ai vari responsabili di dipartimento le loro funzioni e per evitare che i nostri Ordini del Giorno o atti di indirizzo rimangano lettera morta”. L’Organo di Giurisdizione Contabile, tra l’altro, autorizza il Direttore Le Donne a supervisionare sull’operato di tutto ciò che avviene nel Palazzo istituzionale.
Sulla mancanza di interazione tra Consiglio e Amministrazione, si è esposto in diverse occasioni anche il capogruppo dell’Udc, Mario Rizzo che estende il discorso anche alla novità delle ultime ore ovvero l’Isola pedonale a Piazza Duomo.
“Per essere ascoltati – osserva Rizzo – dobbiamo lanciare prima l’idea in televisione e poi si collabora? Il riferimento è all’Isola pedonale di Piazza Duomo che non si comprende da dove nasca. E’ un atto provvisorio visto che è stato disposto senza confronti? In termini politici, non ha nulla a che fare con una buona conduzione dei rapporti e dei piani di lavoro. E poi cosa accadrà a piazza Cairoli? Le toglieranno l’Isola, a vantaggio di questa nuova?”.
Mentre i consiglieri sono “attanagliati” dai quesiti e da atti improvvisi, seppure apprezzabili e magari lodati da una parte del Consesso, la nuova Isola piace molto ed è gradita da qualunque turista sbarchi a Messina. Lo stesso consigliere Pd, Nicola Cucinotta, autore insieme al capogruppo di SiAmo Messina, Fabrizio Sottile, della famosa delibera che ha portato all’apertura dell’Isola Cairoli, è soddisfatto della nuova inversione di tendenza dell’Amministrazione ma si chiede, ancora una volta, “perché non condividere per tempo delle iniziative già promosse dai rappresentanti del Comune”. (MARCELLA RUGGERI)