RIQUALIFICAZIONE CIMITERI, MANODOPERA PRELEVATA AL 50% DAI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI

La metà della manodopera necessaria alla riqualificazione dei cimiteri di Messina dovrà essere prelevata dai lavoratori di pubblica utilità, ovvero tra coloro rientranti nella categoria dei lavoratori socialmente utili già impiegati precedentemente. Lo ha deliberato la Giunta comunale.

L’esecutivo di palazzo Zanca ha infatti approvato l’atto di indirizzo per l’affidamento di appalti, da parte del dipartimento cimiteri. Il dirigente, per particolari esigenze sociali ed ambientali, ai sensi della normativa vigente, avrà mandato di inserire nel bando relativo ai lavori di investimento per il servizio necroscopico cimiteriale e finalizzato alla costruzione dell’arredo all’interno del Gran Camposanto e dei cimiteri suburbani, la clausola che “il 50 per cento della quota di incidenza della manodopera prevista in progetto deve essere riservata ai lavoratori Lpu (lavoratori di pubblica utilità, ndr), già utilizzati nell’esecuzione degli appalti in corso nei cimiteri comunali inerenti lo stesso oggetto”.

La Giunta, presieduta da Renato Accorinti, ha esitato anche l’atto di indirizzo per l’attuazione dell’articolo 5, comma 2 ter, legge regionale 9/10, nelle more dell’adozione del piano d’ambito e dell’approvazione del piano di intervento per l’affidamento, l’organizzazione e la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, con l’istituzione dell’Aro (Area di Raccolta Ottimale) del comune di Messina.

L’amministrazione ha individuato poi al Palacultura i locali per la realizzazione della Biblioteca per Bambini e dell’Ufficio Film Commission, inserito nell’attività dell’Ufficio di Promozione giovani artisti (quarto piano), progetto Gioventù al lavoro – Youth at work.

Assegnato infine alla prima Municipalità un campo di calcio a cinque, destinato alla scuola elementare Antocia di Pezzolo, secondo l’articolo 14, comma 2 del regolamento per il decentramento approvato con deliberazione del Consiglio comunale 10/c del 9 marzo 2005.

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