Dal Palco dell’Ariston le parole di Gianni Morandi che annuncia la raccolta fondi a favore degli alluvionati delle Cinque Terre non passano inosservate e accendono polemiche sui “diversamente alluvionati”. Nessun cenno, infatti, alle popolazioni della fascia tirrenica colpite dall’alluvione dello scorso novembre. Un messaggio di solidarietà lo hanno ricevuto in Rai da Fiorello: ma non si trattava di una raccolta fondi.
Sulla questione è intervenuto Gianpiero D’Alia, sottolineando che “per la Rai esistono alluvionati di serie A e alluvionati di serie B'”. Il presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore siciliano del partito, Gianpiero D’Alia, contesta la raccolta fondi a favore delle Cinque Terre.
“Con un colpo di spugna, la televisione pubblica dimentica, ad esempio, quelli di Saponara, in provincia di Messina, anch’essi duramente colpiti a novembre dell’anno scorso, e che ancora si trovano nelle stesse condizioni dei cittadini liguri. Consideriamo semplicemente scandaloso che nessuno abbia sentito il bisogno di un gesto concreto in favore dei cittadini siciliani”, aggiunge D’Alia, annunciando “che chiederemo conto e ragione di questa ‘dimenticanza’ davanti alla commissione di Vigilanza Rai.
Sta invece girando su facebook la lettera di un altro deputato messinese, Vincenzo Garofalo (PDL), che si è rivolto al Direttore del Segretariato Sociale della Rai Romeo, sottolinenado come “ascoltare in un evento così importante come il festival della musica italiana lanciare un appello solo per sostenere una parte del popolo italiano”.
Resta il fatto che probabilmente, chi poteva interloquire con i vertici Rai e proporre una raccolta anche per gli alluvionati siciliani, non lo ha fatto. Oppure la Rai ha detto “no”? Insomma, prima di criticare gli “imput” sbagliati degli altri, ma la furbizia di cavalcare eventi tragici o mediatici o tragicamente mediatici, dovrebbe esercitarsi anche a canalizzare positivamente gli impulsi di solidarietà e campanilismo.