BLOCCATA LA RACCOLTA DEI RIFIUTI? I LAVORATORI DI MESSINAMBIENTE CHIEDONO SICUREZZA

 

Sicurezza sul posto di lavoro. Dopo l’incidente subito ieri da un operatore di Messinambiente, cresce la tensione tra sindacati e il commissario liquidatore della società Armando Di Maria.

Per i sindacati è “sciopero”, per l’azienda alcuni mezzi non sono partiti dall’autoparco solo per problemi tecnici. Insomma, solo le prossime ore chiariranno la posizione dei lavoratori e l’adesione allo sciopero annunciato dai sindacati. Intanto CGIL e UIL rispondono alla ricostruzione della dinamica fornita da Messinambiente :“Vogliamo ricordare a Di Maria che il lavoratore vittima dell’infortunio è stato costretto ad effettuare una manovra incauta per procedere alla raccolta che, in caso contrario, non avrebbe potuto essere effettuata, in quanto il mezzo non lo consentiva”.

“Quanto avvenuto – dichiarano Clara Crocè, segretaria provinciale della Fp Cgil, e Silvio Lasagni, segretario provinciale della Uiltrasporti, e Carmelo Pino responsabile di settore per la Cgil – è la conseguenza della mancanza di sicurezza in cui ogni giorno sono costretti ad operare i lavoratori di Messinambiente, quotidianamente alle prese con mezzi vetusti e obsoleti e spesso in pessime condizioni di efficienza”. “In tutti questi mesi – precisano la Crocè, Lasagni e Pino – è stato possibile procedere al servizio di raccolta solo grazie al grande spirito di sacrificio ed abnegazione degli operatori che, pur coscienti di mettere a repentaglio la propria salute, hanno scelto di continuare a fornire un servizio essenziale ai cittadini. Le dichiarazioni ingrate del liquidatore della società, Armando Di Maria, che oggi scarica tutta la colpa dell’incidente avvenuto ieri sul lavoratore, hanno però prodotto un senso di profondo e generalizzato rammarico che ha portato alla denuncia dei guasti, ormai non più tollerabili, dei mezzi all’officina, con il risultato che questa mattina solo i mezzi più efficienti, cinque in tutto, hanno potuto procedere al servizio”.

 

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