Non accenna a finire la contesa mediatica tra il Sindaco Renato Accorinti ed il prefetto Stefano Trotta in merito all’emergenza immigrazione che sta interessando in queste ore (e presumibilmente anche nelle prossime) la città dello stretto ed altri centri siciliani. Proprio mentre si susseguono gli sbarchi nelle coste nostrane e in mare galleggiano i corpi che non hanno sopravvissuto agli estenuanti viaggi nei barconi della speranza, prosegue il botta e risposta sul rimbalzo di competenze per la gestione di quella che sta diventando una patata bollente. A riaccendere la miccia fra le due istituzioni ci pensa il Prefetto Stefano Trotta con una lettera inviata al Sindaco Renato Accorinti il 10 Maggio nella quale dapprima esprime il disappunto per le difficoltà emerse nella ricerca di un primo sito di accoglienza immediatamente dopo lo sbarco dell’8 Maggio per poi rincarare la dose invitando il Comune a riconoscere le proprie responsabilità rispetto al primo soccorso nei casi di arrivi massicci di profughi sul territorio di competenza comunale e dunque non inerente l’attività del Prefetto, impegnato solo nella ricerca e individuazione di un centro accoglienza temporaneo in attesa delle decisioni definitive spettanti al Ministero dell’Interno. In conclusione, lo stesso Prefetto invita Accorinti ad un colloquio per stabilire una “leale collaborazione”.
Non si fa attendere quindi la risposta del Primo Cittadino che, attualmente impegnato a Roma per chiedere un incontro d’urgenza al Ministro Alfano, risponde in via ufficiosa a quanto sostenuto dal Prefetto: riassumendo, oltre a convenire con l’autorità governativa in merito alla necessita di pianificare una leale collaborazione, Accorinti precisa che sebbene gli sbarchi avvengano sul territorio comunale, fino a prova contraria questi sono evidentemente gestiti dal Ministero dell’Interno che in queste occasioni impegna le navi della Marina Militare al fine di monitorare lo sviluppo degli eventi rendendosi dunque parte attiva; a questo punto, secondo il Sindaco, sarebbe dovere del Prefetto coordinare le operazioni suddette, ovviamente con il supporto di tutti gli enti coinvolti. Emerge tra le righe la tensione tra i due soggetti dibattenti, specie in considerazione della parte finale della risposta nella quale vengono riproposti (o meglio ribaditi nuovamente) i siti da tempo suggeriti dal Comune per ospitare i migranti.
Mentre l’ex Ministro per l’integrazione si Cècile Kyenge si dice fiduciosa sulla la creazione di un nuovo sistema di accoglienza e l’intesa tra Prefetto e Sindaco stenta a decollare, con la chiusura del PalaNebiolo (in attesa di verificare nuovi siti per contrastare l’emergenza) Messina rischia di farsi trovare nuovamente impreparata alla prossima ondata che certamente non tarderà a ripresentarsi.
Intanto domani, alle ore 15, nei locali della V municipalità, l’assessore ai servizi sociali Nino Mantineo, incontrerà i rappresentanti del Consiglio della V circoscrizione. Tema della riunione sarà il progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. [ROBERTO FAZIO]