Evidenziare attraverso l’arte e lo spettacolo l’importanza delle diverse culture ed etnie esistenti a Messina che rappresentano una ricchezza per l’intera comunità. E’ questo lo scopo di “Multiculturalità a Villa Melania”, l’evento organizzato dalla Fondazione Salonia, in collaborazione con l’associazione accademica culturale ‘Madonna della Lettera’ di Messina e l’Università della Pace della Svizzera Italiana, svoltosi nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 aprile, nella villa situata nella salita che collega Pistunina e Zafferia.
Attraverso perfomance teatrali, esibizioni musicali, momenti di poesia e canto, l’obiettivo è stato quello di mostrare la possibilità sia artistica, che umana di mischiare culture differenti producendo bellezza e trovando radici comuni nelle diversità. Ogni paese ha espresso artisticamente il proprio bagaglio di costumi e valori sottolineando come questi si sono integrati in modo splendido nella nostra società senza alterarne l’identità, ma anzi impreziosendola. Grande assente per motivi istituzionali ieri, all’inaugurazione dell’evento, il sindaco Renato Accorinti, il quale ha comunque fatto pervenire il suo saluto telefonicamente. Ad aprire le danze è stata dunque l’orchestra multietnica “Ritmo Live”, la quale non segue i canoni tradizionali della musica e fa del corpo il centro propulsore di un’energia che, coordinata, esprime emozioni in un linguaggio ritmico primordiale. Subito dopo performance teatrale con Giovanna Battaglia e Sara Bellomia che hanno recitato brani relativi alle varie etnie esistenti a Messina. Dopo è stato il turno della danza africana con Doudou, seguita dai ballerini di tango Carmen Cicero e Giovanni Nifosi. In serata è stato protagonista il padrone di casa, il Maestro Dimitri Salonia, che ha recitato poesie sulla cultura nelle varie etnie. Sono state poi presentate le icone–greco ortodosse con la partecipazione della Comunità Ellenica e infine Maria Regina De Luca e Giada Bruzzese, allieve della Maestra Grazia De Seta si sono esibite in una danza orientale. Presenti anche degli spazi culinari, con le degustazioni di diverse ‘culture’ gastronomiche con cucina messinese, araba e greca. Nella giornata di oggi, domenica 13, ancora più ricco il programma della giornata, ricco di eventi. Dalla mostra di artigianato locale e di diversi paesi (con premiazioni per i temi e disegni sulle diverse culture a Messina realizzati dagli alunni delle scuole della II Circoscrizione), alla presentazione di un libro della scrittrice greca Mazzù. Nel pomeriggio ancora un’esibizione di danza africana con Doudou. A chiudere il tutto, alle 18, la sfilata degli abiti d’epoca di Giacon Luisa con Jenny Campagna, Desirèe Prinzivalli, Elena Priscoglio, Marzia Viky Scilluffo, seguita da un ultimo momento di danza orientale.
La manifestazione, dall’alto significato visto che si è svolta a pochi giorni dall’ultimo sbarco di immigrati nella nostra città, ha avuto una buona risposta da parte del pubblico. Pochi minuti prima dell’inaugurazione dell’evento, abbiamo incontrato l’artista Dimistri Salonia, fra gli organizzatori, il quale nell’intervista che potete vedere in alto si è concentrato proprio sull’importanza dell’incontro delle varie etnie, soprattutto in un momento critico come questo: “la multietnicità è un’opportunità, non un problema. Di certo le frontiere non vanno chiuse, ma ci si deve organizzare. L’Italia ha tanti problemi, sia d’accoglienza, sia con i propri abitanti che non hanno lavoro, ma di certo non ce la possiamo prendere con questi poveretti”. (SIMONE INTELISANO) – (FOTOGALLERY, RIPRESE E MONTAGGIO DELL’INTERVISTA A CURA DI FRANCESCO MINNELLA)