Un’offerta da poco con la quale si può fare tanto. Nonostante le tasche dei Messinesi siano in molti casi più vuote che in passato e le ristrettezze economiche non consentono di fare grandi cose, si può contare sul fatto che gli impulsi del cuore non si lasciano comprare né intimorire. Parte quasi timidamente l’iniziativa Pane in Attesa che nelle intenzioni ricalca il Caffè sospeso di Napoli.
“Una decina di giorni fa un nostro cliente ci ha parlato di questa idea che ho ritenuto positiva per fare qualcosa di concreto in questa città”. Lo sostiene il titolare del panificio Voglia di Pane di Via Tommaso Cannizzaro che ha aderito con entusiasmo all’invito lanciato dall’associazione messinese Gli Invisibili Onlus. Non è il solo: al momento sono quattro i panifici messinesi, ciascuno venutone a conoscenza a proprio modo, che si sono messi a disposizione per fornire il servizio. Si tratta de La Spiga D’Oro di Via Comunale Santo, Al Granaio di Via Cesare Battisti, Panificio Macrì in Via consolare Pompea, oltre al già citato Voglia di Pane.
Di cosa si tratta? I clienti che lo desiderano possono lasciare una piccola offerta. Le offerte servono a compare il pane per chi non se lo può permettere. Ciascuna busta di Pane in Attesa contiene cinque panini e viene resa disponibile dal panificio per chi, bisognoso, ne facesse richiesta. L’associazione Gli Invisibili sta procedendo al rilascio, presso le famiglie in difficoltà, di tessere apposite. Basterà mostrare la tessera presso il forno che sostiene il progetto per ottenere il pane.
Un’iniziativa a costo zero per i commercianti, positiva per ciò che realizza e per ciò che significa. Sono i cittadini che si uniscono attorno ai più bisognosi, mossi da un sentimento talora inconscio che porta il nome positivo di comunità. La bellezza di questo modo di agire sta nel fatto che i frutti sono tangibili, direttamente visibili. Niente donazioni tradizionali, nessun conto corrente. Pochi spicci accanto alle buste di pane.
Mediamente soddisfatti gli esercenti che hanno riscontrato il favore della clientela dimostratasi molto generosa. D’altro canto sono ancora pochissime le famiglie che usufruiscono del servizio. A fronte di una disponibilità elevata, pochi si recano ai punti vendita a ritirare i prodotti. Presso il panificio Voglia di Pane, solo una trentina di buste distribuite in dieci giorni, e solo una in sette giorni ritirata presso il punto vendita Al Granaio.
Molte famiglie non sono ancora a conoscenza del servizio mentre altre, ipotizzano i rivenditori, non vogliono esporsi. Si presume che con l’arrivo delle tessere sarà tutto più semplice e immediato. (LAURA MANTI)