Verrà presentato il 30 marzo a Villa Cianciafara il Distretto Di Economia Solidale Antichi Casali Messinesi Sud, associazione che intende valorizzare il territorio compreso tra la vallata del Camaro e quella del Giampilieri, zona dei cosiddetti Antichi Casali.
L’evento aperto al pubblico sarà un’occasione per illustrare le peculiarità di un percorso iniziato qualche mese fa e che finalmente si apre al territorio. Al mattino ci sarà l’occasione per discutere di economia solidale e sviluppo locale e di come il DES possa svolgere un ruolo chiave in questo processo. Prima della des- gustazione sarà dato spazio al saluto delle autorità, tra cui il sindaco Accorinti, l’Assessora Patrizia Panarello – unica in Italia ad avere una delega specifica ai DES – il prof. Filippo Grasso, dell’Università degli Studi di Messina, direttore del Master universitario Esperto in management alberghiero, Tour operator, agenzie di viaggio, che ha dichiarato l’interesse di collaborazione tra il Master e il DES ACAMES, e il dott. Sergio Todesco, direttore della biblioteca regionale, che illustrerà il progetto da lui realizzato relativamente all’Ecomuseo dei Nebrodi occidentali, che il DES vorrebbe attuare per il territorio relativo ai Peloritani. Nel pomeriggio spazio ai tavoli tematici, su cui il DES ha intenzione di lavorare nei prossimi mesi.
L’iniziativa, che come ha tenuto ha precisare Domenico Siracusano del CTS «non è un consorzio di associazioni», riunisce 17 soggetti, tra cui enti, associazioni no-profit, imprese, cooperative, gruppi informali e singoli cittadini con l’intento di sviluppare una rete di collaborazione tra tutte le realtà impegnate ed incentrate sui valori dell’economia solidale e sociale, dell’uso responsabile e consapevole delle risorse, della sobrietà, della decrescita e di prassi sostenibili. Con un occhio alla valorizzare della relazione tra la produzione e il consumo di beni e servizi del nostro territorio. L’esperimento già funziona in altre parti del nostro paese e fa capo al RES, la Rete di Economia Solidale avviata nel 2002, in cui i singoli distretti si impegnano a sottostare ai principi enunciati nella Carta per la Rete Italiana di Economia Solidale, presentata al salone Civitas di Padova il 4 maggio 2003.
Il Distretto di Economia Solidale vuole essere una struttura che valorizza la produzione e il commercio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità, rispettosi della salute e dei diritti dell’uomo e dell’ambiente. La sua logica è quella di creare un rapporto diretto, economico, sociale e culturale, tra le realtà produttive locali e i consumatori critici, che rafforzi le imprese ed al contempo offra beni appropriati al consumo. Lo sviluppo dei distretti contempla la necessità di preservare le risorse ambientali, creare occupazione e promuovere la solidarietà. Questo progetto propone anche di sviluppare una filosofia che prescinda dal modello economico corrente per privilegiare la relazione, il benessere condiviso e stili di vita più sobri. La costruzione dei distretti è un passaggio fondamentale per la realizzazione di una rete di economia solidale a livello nazionale, in cui i concetti di profitto ed individualismo lascino spazio a quelli di equità, condivisione e giustizia.
Per il programma completo dell’evento del 30 marzo, potete consultare messineasy.