Stamattina presso il Comune di Messina si riunisce il tavolo tecnico (previsto dal protocollo d’intesa stipulato nel mese di giugno 2013) per la conclusione delle attività propedeutiche l’iter per la realizzazione della “Via Don Blasco” e la consegna del provvedimento di convenzione inerente le risorse finanziarie occorrenti.
Presenti oltre al Sindaco Accorinti, il Presidente della Regione Sicilia Crocetta, l’Assessore alle Infrastrutture Bartolotta, il Presidente dell’Autorità Portuale di Messina De Simone, il Presidente RFI Lo Bosco, il Presidente Sistemi Urbani De Vito, il Direttore del Dipartimento Regionale Infrastrutture Arnone, il segretario dell’Autorità Portuale Di Sarcina.
La realizzazione della via del mare per la riqualificazione del waterfront è più vicina. Entro giugno il Comune dovrebbe attivare la procedura per la gara per l’appalto da 27 milioni di euro, e per cui sono previsti 18 mesi previsti per i lavori.
Il tavolo tecnico di oggi segue l’importante vertice romano con RFI per la cessione delle aree dello scorso febbraio.
“Messina può essere la nostra Istanbul – ha detto Crocetta – io ce l’ho nel cuore perché è strategica per tutta la Sicilia e l’area del Mediterraneo. Per questo il progetto di riqualificazione urbana è un passo necessario per riqualificare la vita di tutti i cittadini. Quella di oggi dimostra che le mie non erano promesse elettoralistiche”
L’assessore Bartolotta si sofferma su due aspetti, dando risposta alle domande postegli in mattinata dalla stampa, prima dell’incontro. La prima afferisce l’eventuale difficoltà riscontrabile per la “fase due” del processo, relativa a sgomberi e gare d’appalto: “oggi è maturata in città e nella società un’inversione di tendenza .Si è acquisita, ritengo, la coscienza necessaria per mettere da parte interessi personali a vantaggio di un’opera di interesse generale come la via Don Blasco che rappresenta vivibilità per Messina. Ritengo inoltre che per il percorso degli espropri, i soggetti legittimamente titolari di interessi e quindi di diritti di proprietà, non ostacoleranno il percorso che il comune ha immaginato”.
L’assessore specifica che ovviamente vi saranno dei tavoli di mediazione attraverso i quali la soluzione si raggiungerà “facilmente” e la “zona franca urbana sarà un’ottima opportunità in questo senso”, dando ulteriori chance.
Altro argomento caldo è quello del rimpasto del quale si parla incessantemente: “lavoro fatto lavoro perso?”, domanda retorico l’esponente messinese della giunta Crocetta.
“Faccio politica per passione e chi ragiona in questo modo sa che, alla fine, i risultati restano del territorio e della comunità”, conclude, interrotto dal Governatore che, al suo fianco, biascica un udibilissimo :”lo dovremmo dire al partito questo!”
Accorinti, mai sazio dei piccoli e grandi successi, specifica che l’obiettivo reale non è la singola opera per cui ci si appresta a porre la firma d’intesa ma “la ricostruzione dell’intero senso di comunità”. Ma, si sa, per costruire (in ogni senso), “ci vogliono i denari”ed è l’assessore Cacciola a ribadirlo, chiedendo contributi concreti alla Regione; per la serie “noi stiamo lavorando ma voi ci dovete supportare concretamente”, traduzione: slacciate il nodo della borsetta.
Il sindaco, come già fatto qualche settimana fa in commissione trasporti alla Camera dei deputati, ribadisce che a fronte dei molti, troppi soldi spesi “solo per parlare di ponte[…] 600milioni buttati”, oggi si chiedono finanziamenti “utili”. Via don Blasco ma in generale riqualificazione della zona falcata sono solo alcuni dei progetti che garantirebbero “uno sviluppo enorme”, secondo il primo cittadino che, tornando sull’area di Maregrosso, specifica “il suo degrado è chiara immagine speculare della politica che ha regnato in questo palazzo”.