Sono entrati tenendosi per mano, come fratelli, Papa Francesco e don Luigi Ciotti per partecipare alla veglia di preghiera per le vittime delle mafie nella parrocchia di San Gregorio VII. Il fondatore di Libera ha ricordato, accanto alla testimonianza di preti anti-mafia come don Puglisi e don Diana, anche “silenzi, resistenze, sottovalutazioni, eccessi di prudenza, parole di circostanza” della Chiesa.
A leggere i nomi di tutte le vittime di mafia, quelle già riconosciute dallo stato e quelle per cui i familiari chiedono ancora verità e giustizia, la signora Angela Manca, presente con il marito e il figlio Gianluca. E Don Ciotti ha chiesto al Papa verità anche per Attilio Manca.
Tra i presenti Sonia Alfano, che ha partecipato con la madre Mimma Barbaro e i fratelli Chicco e Fulvio alla cerimonia organizzata alla vigilia della diciannovesima “Giornata della memoria e dell’impegno” e promossa da Libera di don Luigi Ciotti.
“Ho voluto esprimere la mia gratitudine a Papa Francesco facendogli dono di una copia della risoluzione del Parlamento Europeo su mafie, corruzione e riciclaggio di denaro, elaborata dalla Commissione Antimafia Europea”: ha detto l’eurodeputata. “E’ importante che, anche da parte di una istituzione come il Parlamento Europeo, e quindi da noi cittadini europei, arrivi al Papa una testimonianza della nostra riconoscenza per le sue iniziative. L’affetto e la vicinanza che ci ha trasmesso Papa Francesco sono un segnale dal valore inestimabile, soprattutto per chi ha visto uccidere dalla mafia un proprio familiare. Da molti anni mancava una voce così forte e autorevole, che desse a noi familiari e alla società una speranza, perché sia fatta giustizia per queste morti violente. Oggi è come se Papa Francesco avesse voluto farsi carico delle nostre sofferenze e avesse voluto trasmetterci la forza necessaria per andare avanti”.
In chiesa sono circa 900 i familiari in rappresentanza delle oltre 15 mila persone che hanno perso un loro caro per mano della violenza mafiosa.