Unita da un intento comune a molte altre città nel mondo, anche Messina si prepara a celebrare quest’anno la Giornata Mondiale dell’Autismo. Allo scoccare della mezzanotte dell’uno aprile la Madonnina del Porto si accenderà di blu, simboleggiando il legame con gli altri luoghi che hanno scelto di abbracciare la campagna di sensibilizzazione. Per un evento di portata internazionale, a onorare la ricorrenza insieme a molte famiglie britanniche quest’anno sarà KASPAR, l’umanoide di supporto.
Negli intenti dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che l’ha voluta, la giornata mondiale ha lo scopo di sensibilizzare gli Stati spingendoli ad occuparsi maggiormente di questa problematica. Gli organizzatori messinesi dell’evento, prima tra tutti l’Associazione peloritana delle famiglie di bambini autistici La linea Curva – persone e autismo, con il sostegno del Cnr Istituto di Fisiologia Clinica di Messina, del Dipartimento di Scienze Cognitive, della Formazione e Studi Culturali dell’Ateneo messinese e dell’Associazione Virtus Italia Onlus di Roma in collaborazione con il Comune, la Provincia di Messina e con tutti gli ordini professionali della città, colgono l’occasione per porre l’accento sulla tematica anche in Sicilia.
Dopo l’avvio simbolico dell’evento con l’illuminazione della Madonnina, i lavori proseguiranno nella mattina di giorno 2 aprile con un convegno scientifico internazionale ospitato presso il Teatro Vittorio Emanuele e, a seguire, un incontro-dibattito tra specialisti e genitori che impegnerà il pomeriggio. A conclusione della manifestazione, previsto lo spettacolo teatrale Andreuccio Fiordaliso ed altre Storie dal decamerone, realizzato in collaborazione con gli ordini professionali locali.
Se a Messina i fondi, eventualmente ricavati dalla raccolta effettuata durante l’evento, saranno fondamentali per l’avvio di progetti diagnostici e terapeutici, in Gran Bretagna c’è già qualcosa di concreto. Kinesics and Synchronisation in Personal Assistant Robotics, alias KASPAR. Si chiama così il robottino nato dal lavoro di una squadra di ricerca composta da ingegneri dell’Università di Hertfordshire, Regno Unito, che ha pensato all’uso di una macchina come possibile “giocattolo” terapeutico per bambini autistici. Quest’anno la distribuzione degli androidi.
Già nel 1997 il Dottor Kerstin Dautenhan e il suo team si erano fatti apripista di questo percorso, ma il progetto KASPAR veniva avviato nel 2005 per studiare come un robot umanoide con espressività ridotta al minimo potesse potenziare l’interazione sociale e le abilità comunicative di bambini autistici.
Secondo gli esperti, per i piccoli affetti da questa patologia perfino distinguere le espressioni del viso e dunque le emozioni altrui è problematico, con la conseguenza che l’interazione diventa molto difficile. Ma i robot sono rassicuranti dal momento che le loro espressioni sono prevedibili e il buono di KASPAR, dicono gli scienziati, è che mantiene costantemente lo stesso tono.
Nel sud dell’Inghilterra, gli insegnanti della Scuola Speciale per bambini autistici da 2 a 6 anni hanno notato miglioramenti nei processi comunicativi da quando è stata attivata con cadenza settimanale l’interazione con il robot. Ai bambini piacciono i gesti di KASPAR e le sue frasi ripetitive e interagendo con il suo corpo, su alcune superfici sensibile al contatto, imparano a relazionarsi e a distinguere le emozioni, senza rischiare di incorrere in reazioni immediatamente negative che sarebbero causa di una chiusura ulteriore.
I risultati sembrano incoraggianti. Alcuni genitori hanno segnalato miglioramenti dopo le ripetute interazioni e proprio quest’anno 29 robot saranno consegnati a famiglie e collegi in tutto il Regno Unito, con la speranza che la prolifica famiglia di KASPAR possa essere d’aiuto ai piccoli nella comprensione del mondo che li circonda.
Da Messina a KASPAR per abbracciare la vita. (LAURA MANTI)