TEATRO, SCENA NUDA. “MARI” DI TINO CASPANELLO SBARCA A PATTI

La rassegna SCENA NUDA al teatro Beniamino Joppolo di Patti prosegue con un altro spettacolo importante per la drammaturgia contemporanea, per quella targata Sicilia: giovedì 13 febbraio alle 21.30 andrà in scena “Mari”, pluripremiato lavoro della Compagnia del Pubblico Incanto, un testo di Tino Caspanello, interpretato dallo stesso drammaturgo insieme all’attrice Cinzia Muscolino.

MARI di Tino Caspanello riceve il Premio speciale della Giuria – Premio Riccione 2003, uno dei più importanti premi per il teatro in Italia, con la seguente motivazione: Delizioso duetto musicale in dialetto messinese, dedicato dall’autore a coloro che amano senza parole, mentre vede prolungarsi un ripetuto breve addio, sulle rive del mare, tra un marito ansioso di restare solo a pescare e la moglie che continua a rinviare il rientro in cucina, riattaccando il discorso. Anche qui vibra una voce spasmodicamente interessata al linguaggio, che tende la rete invisibile di un sortilegio amoroso a imprigionare coi ritmi della sua partitura il movimento, legando le due figurine struggenti nel notturno marino”.

«La storia narra — secondo le parole dell’autore Tino Caspanello— di un uomo, una donna e il mare; una lingua, quella siciliana, fatta di necessità quotidiane, un tempo dilatato sulla linea che separa mare e terra, sul limite mutevole che attrae l’uno e respinge l’altra. “Mari” è quasi una partitura musicale nella struttura e nel suono delle parole accompagnate dal lento ritmo di un calmo mare notturno. Quante volte in riva al mare abbiamo parlato di Dio e del mondo, o del nostro pane quotidiano. E accade che l’uomo e la donna si parlano, non lo fanno quasi mai, e si sorprendono del loro parlare e anche del loro cantare insieme a quelle materie che solo se le conosci bene ti aiutano ad amare, anche senza la necessità di dirlo. E’ proprio per scoprire di quale materia siamo fatti che l’uomo invita la compagna a toccare il mare, quell’acqua scura che fa orrore e affascina allo stesso tempo, quell’elemento che ha permesso loro di parlarsi. E quando la donna, arrivata là apparentemente per caso, comincia ad avvicinarsi all’uomo che ama e che se ne sta solo a pensare sulla spiaggia, ecco che i due sciolgono finalmente i nodi che nessuna lingua potrà mai sciogliere, in parole che nessun suono potrà mai restituirci».

Mari” è apparso su Hystrio n. 2 2005; è stato tradotto in francese da Bruno e Frank La Brasca e presentato a Marsiglia, Lione, Tolosa e Strasburgo. Pubblicato in Francia da Editions Espace 34; nella sua versione francese è stato prodotto dal Teatro de l’Atelier di Parigi con la regia di Jean Luis Benoit. E’ stato presentato in polacco a Cieszyn, Borderfestval, 8 giugno 2012. E’ pubblicato in Italia nel volume Teatro di Tino Caspanello, ed. Editoria & Spettacolo. “Mari” celebra nel 2013 il decimo anno di repliche e sarà in tournée in Francia fino al 2015 in una nuova messa in scena curata dalla Compagnie La Strada de Troyes.

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