Sei ore di dibattito, nessun risultato. E’ questo il frutto della sessione del consiglio comunale di ieri sera, dedicata alla delibera ATM, decaduta per mancanza del numero legale, dopo l’uscita dall’aula da parte dei consiglieri del Pdl.
Rimane ferma dunque la questione per delibera sulla “riorganizzazione dei servizi di mobilità urbana”.
I primi scontri nascono quando l’Udc, col consigliere Giuseppe Maleazzo come firmatario, presenta i suoi emendamenti, nei quali chiede, oltre la trasformazione dell’ATM in Spa per il trasporto pubblico, la messa in liquidazione della società. Tali emendamenti sconvolgono completamente la delibera presentata dalla giunta originariamente. Il Pd si mostra disposto ad appoggiare gli emendamenti firmati Udc, mentre il Pdl evidenzia la sua contrarietà al ribaltamento della delibera. Incredibilmente il consigliere Udc Giuseppe Ansaldo, chiede il ritiro degli emendamenti presentati dal suo partito ed il rinvio della seduta: richiesta bocciata dal consiglio.
La seduta verrà comunque sospesa poco dopo, poiché l’abbandono dell’aula da parte dei membri del Pdl fa cadere il numero legale.
Ancora non è nota la data della prossima seduta, e la svolta per l’Atm sembra ancora lontana, con sindacati e lavoratori imbufaliti, così come gli stessi utenti del servizio pubblico, che ancora oggi vivono i disagi di un sistema carente, con molte nubi sul futuro.