I cosiddetti “pinelliani”, sgomberati questa mattina proprio dai carabinieri dal Teatro Pinelli (area ex mercato ittico), hanno occupato dalle 23:30 circa di ieri (domenica 19) il Teatro Vittorio Emanuele. L’ingresso degli attiviti è avvenuto da una finestra, nel lato dell’ingresso dei camerini. L’occupazione è stata annunciata da un post sulla pagina Facebook del movimento: “Dopo l’abuso di stamattina, il teatro Pinelli decide di riaprire un altro spazio simbolo della morte della cultura. Ucciso da decenni di devastazione e saccheggio operati dai poteri pubblici, il teatro Vittorio Emanuele è di nuovo libero: vi aspettiamo!”. Del resto, i pinelliani lo avevano già annunciato in mattinata: “non ci fermeremo, continueremo ad occupare”. Non si sono farti di certo attendere.
Intorno a mezzanotte ha avuto inizio un’assemblea del movimento all’interno dei locali del più famoso ed importante Teatro di Messina, mentre alle 10 di questa mattina ci sarà una conferenza stampa.
Le volanti della polizia osservano l’evolversi della situazione. Intorno al Teatro vige comunque uno stato di tranquillità.
Queste le parole di uno degli attivisti in esclusiva a MessinaOra.it: “E’ un’occupazione simbolica, conseguente allo sgombero del Pinelli. Vogliamo far ricontrare qui tutte le questioni culturali messinesi. In mattinata ci raggiungeranno alcuni lavoratori del Teatro, fra cui gli orchestrali, ed altri artisti messinesi che hanno già confermato il loro appoggio. Noi non ci arrendiamo, non ci fermerà uno sgombero”.