Presentato stamani a Palazzo Zanca il gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra. I consiglieri Daniela Faranda e Nicola Crisafi hanno ufficializzato la loro posizione a distanza di alcune settimane dall’incontro dei quadri dirigenti locali, tenutosi in Provincia.
La nuova capogruppo di NCD ha esordito specificando le ragioni che l’ hanno portata a compiere la scelta di prendere posizione all’interno del nuovo soggetto politico. “Siamo coerenti al nostro percorso, aderendo a quello che è prima di tutto un progetto che ci lega. Abbiamo dei capisaldi ai quali non rinunciamo: il legame al territorio, prima di tutto, e la difesa di quei valori che noi, moderati e cattolici, ritroviamo sotto queste insegne“.
Le fa eco il collega Crisafi, il quale sottolinea come sia stato semplice per lui optare per il nuovo soggetto politico, specie guardando agli interlocutori che siedono tanto alla Regione quanto in Parlamento. Parole di stima e amicizia verso l’onorevole Garofalo, il senatore Mancuso e il deputato regionale Germanà, seduti al fianco dei due. “Non discuto le decisioni dei miei colleghi che hanno fatto scelte diverse, ma non avrei potuto parlare negli stessi termini di Santanchè, Verdini e Scilipoti“, commenta secco.
Che lo scisma sia avvenuto per volere delle “alte sfere” non v’è dubbio e da lì le decisioni “romane” sono ricadute a cascata su tutta la componente politica. “Ma siamo sempre una famiglia, anche se non viviamo più sotto lo stesso tetto”, specifica la Faranda.
Interlocuzione è dunque parola d’ordine di questa presentazione, in occasione della quale il lavoro in sinergia delle componenti viene ribadito a più voci.
Riferimenti al lavoro d’Aula di questi mesi non sono mancati: i consiglieri si sono soffermati sui temi caldi dell’ultimo periodo, ribadendo il proprio impegno a collaborare con l’amministrazione affinché si risolvano il prima possibile le criticità collegate, soprattutto, ad isola pedonale e Tares. “Siamo stati a lavoro notte e giorno per ridurre al minimo i disagi che, era chiaro da subito, i provvedimenti relativi a questi argomenti avrebbero comportato ai messinesi”, evidenzia il vicepresidente del civico consesso. Rimpinguare le esigue risorse dell’ufficio tributi per individuare le 27.000 unità tra elusori ed evasori è uno dei punti sui quali i consiglieri NCD insistono.
“L’isola pedonale divide la città tra sostenitori e oppositori, ciò che è certo è che sarebbero stati necessari interventi propedeutici e giacché il piano sul traffico non è ancora stato presentato in consiglio, in quell’occasione diremo la nostra in Aula, spingendo affinché i disagi di commercianti e residenti siano ridotti al minimo”, continua Crisafi.
Una nota “materna” della neocapogruppo è rivolta alla questione del garante per l’infanzia. “Il mio impegno nel sociale è noto ad alcuni. Nel caso dei bambini dobbiamo stare attenti ed essere responsabili tre volte di più”, puntualizza l’ex vicepresidente del TVE che, qualche mese fa, rivolse ai colleghi “ma soprattutto alle colleghe” una lettera aperta, chiedendo loro di agire con coscienza e non sulla base di diktat politici. “Personalmente, come ho già detto, non accetterò alcun tipo di indicazione!”, conclude.
Tra gli interventi dei “big” presenti, colpisce soprattutto quello dell’on. Germanà il quale, interpellato -com’era ovvio – sulla faccenda degli scandali all’Ars che coinvolgono molti dei suoi colleghi deputati, dopo aver asserito “certi comportamenti sono da miserabili”, ha rincarato la dose strappando un applauso spontaneo, attribuendo a certi l’epiteto di “porci”. “Ho assoluto rispetto dei miei colleghi onesti ma, se è vero che c’è chi si è fatto rimborsare i 3 euro del caffè, non si possono usare termini diversi. Fermo restando che non dobbiamo essere troppo frettolosi a condannare le persone, aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso”.
A chi attaccava la mancata opposizione condotta in aula dai consiglieri comunali (ormai) ex Pdl, risponde l’on. Garofalo, appena qualche mese fa candidato alla sindacatura della città. “Vogliamo essere utili affinché Messina cambi, questo è il nostro lavoro. In chiave costruttiva. La nostra politica non strilla, non urla, lavora in modo attento non contro qualcuno o qualcosa ma per qualcosa”, conclude, ripescando uno dei leitmotif che avevamo imparato a conoscere già in campagna elettorale. Non mancano le tirate d’orecchie agli “accorintiani” circa i tempi e i modi di gestione delle criticità locali, lo stesso deputato nazionale pungola la giunta affinché sia chiara in merito all’impianto di biostabilizzazione di Pace.
Critiche ma anche plausi vengono rivolti ad alcuni componenti dell’amministrazione: è il caso dei complimenti che Daniela Faranda rivolge all’assessore Cacciola per l’impegno e la serietà profusa fino ad oggi “seguendo direttamente e in loco il rodaggio dell’isola pedonale”.
Ma se tutti sono amici, tutti si voglio bene e tutti si chiamano centro destra, qual è la clamorosa differenza tra NCD e FI?
“La nostra logica – chiarisce il sen. Mancuso – a dispetto di quella di altri è quella della piramide rovesciata: decide il territorio, non il vertice” (insomma, una politica dal basso verrebbe da dire con una punta di ironia).
Nell’attesa che, in aprile, si riunisca la prima assemblea costituente del partito per l’approvazione dello statuto, continuano quindi gli outing delle componenti che scelgono di aderirvi. Oltre alla stampa erano presenti molti sostenitori, colleghi di fazioni opposte (alcuni membri del consesso tra cui il vicepresidente vicario e il capogruppo del Pd e il deputato Picciolo) e amici di vecchia data, compreso qualcuno che avevamo dato per disperso ma che ogni tanto fa capolino, come Luigi Ragno (ad onor del vero, notoriamente, sempre attento alle vicende di casa nostra, seppur da lontano).
Assente che non è passato inosservato, l’ex assessore Dario Caroniti, fino a ieri dato per fidelizzatissimo. Lungi da noi ritenere che la sua assenza sia stata determinata da ripensamenti dell’ultima ora, ovviamente, ma che non ci fosse è un fatto – non è escluso che ciò sia spiegabile con una banalissima influenza stagionale, ovviamente -. Insomma il Nuovo Centro Destra si struttura e pianifica il suo organigramma; certo, non stupirebbe che domani ogni posizione si dovesse rivedere, in fondo chi può mai dire “che ne sarà” in una fase così schizzoide ai “piani alti”. Del resto non è forse previsto per oggi l’incontro che potrebbe mettere addirittura a repentaglio il Governo? Nella sede del Pd, infatti, sono attesi, nel pomeriggio, alla corte del re toscano Renzi (o tana del lupo fate voi), niente popò di meno che Silvio Berlusconi (Highlander) e Letta (quello vero, quello che conta: Gianni insomma). Stay tuned, si dice in questi casi. (@eleonoraurzi)