“Quella del nuovo Palazzo di Giustizia – dichiara D’Uva – è una questione che sia i cittadini, sia gli operatori della giustizia messinese, hanno posto all’attenzione della pubblica opinione da ormai diversi anni, senza mai trovare una risposta davvero risolutiva. Tutta la città è a conoscenza di come Palazzo Piacentini non sia più sufficiente a contenere tutte le corti e gli uffici giudiziari della sezione di Messina, con grave ripercussione sul regolare svolgimento delle relative attività. Numerose delibere assunte dai vari consigli comunali, nel corso di questi anni, hanno più volte evidenziato la mancanza di spazi all’interno del Palazzo di Giustizia. Tuttavia, anziché trovare una soluzione adeguata e definitiva, si è optato per soluzioni tampone, inefficienti e assolutamente troppo onerose per un comune dalle esigue risorse qual’è quello messinese. In un Tribunale al cui interno hanno operato i migliori giuristi della storia del Nostro Paese, le udienze civili devono necessariamente tenersi in una camera di consiglio, così come previsto dal nostro ordinamento, e non in stanze di pochi metri quadrati, alla presenza di decine di persone, con grande difficoltà per magistrati, avvocati e gli eventuali testimoni chiamati in giudizio”.
“Da quanto risulta – continua D’Uva – ad oggi il Comune della Città di Messina, per sopperire alla mancanza di locali adeguati, ha posto in essere alcune onerose locazioni, la cui somma è pari a € 1.871.743,62 annui. Le amministrazioni precedenti hanno addirittura discusso di alcuni progetti per la costruzione ex novo di un Palazzo di Giustizia satellite. Io credo che il Palazzo satellite sia una assoluta necessità per la Città di Messina, ma la soluzione deve necessariamente ricadere su alcune strutture, quali l’ex struttura ospedaliera Regina Margherita attualmente inutilizzata, che con i necessari cambiamenti strutturali possono rappresentare una soluzione sicuramente più idonea e meno onerosa. Il Ministero di giustizia avrebbe già destinato da alcuni anni, in favore del Comune della Città di Messina, un finanziamento di circa 17.000.000 di euro per l’acquisto, o la ristrutturazione di uno stabile già esistente, da destinare a plesso satellite dell’attuale Palazzo di Giustizia. Ritengo che, qualora questa possibilità dovesse risultare immediatamente attuabile, sarebbe davvero impensabile non agire immediatamente”.
Nell’interrogazione si chiede se il Ministro intenda assumere iniziative per ripristinare il corretto funzionamento dell’attività giudiziara nella Città di Messina, ovvero se sia a conoscenza di provvedimenti assunti nel corso degli ultimi anni dal Ministero della giustizia riguardanti un finanziamento utilizzabile per la ristrutturazione di uno stabile da destinare a plesso satellite dell’attuale Palazzo di Giustizia. Altresì si chiede, qualora ne venisse accertata l’esistenza, di comunicare quali siano i requisiti necessari per il godimento delle somme destinate, nonchè le relative scadenze.
L’interrogazione è disponibile al seguente link: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=12583&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27