Trenta anni di carcere sono stati inflitti dalla Corte d’Assise di Messina a Roberto Cannistrà, un operaio di 39 anni accusato di avere ucciso la vigilia di Natale di due anni fa a coltellate, Eufemia Biviano, una pensionata di 62 anni rapinata nella sua casa a Quattropani, una frazione di Lipari.
Il Pm Mirko Piloni aveva chiesto l’ergastolo. L’imputato doveva rispondere di omicidio volontario aggravato dalla rapina dei preziosi e dall’uso del coltello con cui venne massacrata la donna che avrebbe sorpreso l’uomo all’interno della sua abitazione.
Decisiva per le indagini si è rivelata l’ispezione dei carabinieri del Ris compiuta il 26 dicembre, due giorni dopo il delitto. Grazie al “luminol” è stato possibile rilevare tracce di sangue sia della vittima sia dell’operaio sul lavabo. Altre tracce ematiche sono state poi riscontrate sulle scarpe di Cannistrà, al quale gli investigatori erano frattanto riusciti a risalire. A inchiodare l’imputato è stato anche il ritrovamento della refurtiva, che l’assassino aveva tentato di rivendere in un negozio di compro oro a Messina.