IMMIGRAZIONE E ACCOGLIENZA: NATALE IN UNA FAMIGLIA MESSINESE PER UNA BAMBINA DEL PALANEBIOLO

Si chiama F., ha 14 anni e viene dalla Somalia, la prima minore straniera non accompagnata data in affido temporaneo grazie al progetto Bambini in Alto Mare, avviato da Amici dei Bambini l’ottobre scorso. Strappata dal “campo profughi” allestito presso il PalaNebiolo,  F. potrà trascorrere i prossimi, rigidi mesi invernali – in attesa che la sua posizione si chiarisca –  fra le mura calde mura domestiche di una famiglia messinese, i Russo. Non poteva sperare in un regalo di Natale migliore, la piccola somala, sebbene lei, il Natale, non sia abituata a festeggiarlo.

F., infatti, è musulmana e parla unicamente la lingua della sua terra, ma il linguaggio dell’accoglienza lo comprende molto bene. Quando le hanno presentato la famiglia che la ospiterà, è stato un tripudio di abbracci e sorrisi. Come se si fossero conosciuti da sempre. Lei e la sua nuova “sorella maggiore”, Serena, la figlia 22enne dei coniugi Russo, si sono subito intese. A gesti, a sguardi, non importa come. L’importante è che si siano intese.

La famiglia che la ospiterà è grande e numerosa. Dei sei figli che Monica e Antonino Russo hanno cresciuto, in tanti anni, solo la minore vive ancora in casa con loro; gli altri hanno già spiccato il volo, sono sposati, vivono fuori casa, hanno avuto a loro volta dei figli. Sì, perché i coniugi Russo, in realtà, sono anche nonni, e dunque sanno bene come ci si prende cura dei più piccoli e indifesi.

La famiglia è una delle oltre mille che hanno aderito al progetto “Bambini in Alto Mare”; era già iscritta alle liste del Centro Affidi, e su di essa è ricaduta la scelta dell’amministrazione comunale messinese e dei servizi sociali per collocare il primo MISNA; collocamento che è stato reso possibile grazie all’accordo firmato di recente tra il Comune di Messina e l’associazione Ai.Bi..

(fonte AIBI)

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