Il Messina chiude nel peggiore dei modi il 2013 e il girone d’andata: a Martina Franca i giallorossi incappano in un inaspettato scivolone che vanifica i progressi delle ultime due partite e complica maledettamente la classifica (-6 dall’ottavo posto). I tifosi sotto l’albero troveranno soltanto l’amarezza di una sconfitta maturata per i demeriti della squadra di Grassadonia, così come la società che adesso dovrà riflettere su un organico, quello attuale , che ha deluso ampiamente le aspettative: il prossimo sarà in questo senso un mese fondamentale per il futuro a medio termine della squadra.
La cronaca. Il Messina scende in campo con la stessa formazione delle ultime due settimane, con l’unica variazione in difesa dove Cucinotta sostituisce lo squalificato Silvestri: dunque Lagomarsini in porta, Cucinotta insieme a Ignoffo e De Bode in difesa, solito centrocampo con Bucolo, Maiorano e Ferreira, Quintoni e Guerriera sugli esterni a sostegno del duo Chiaria-Guadalupi in avanti. Il Martina invece schiera Modesti, Dispoto, Nonni, Gai, Zammuto, Salvatori, Aperi, De Lucia, Belleri, Petrilli, Zampano. Il primo tempo è avaro di emozioni: nei primi minuti del match le squadre si studiano attentamente e solo al 14’ Cucinotta regala un brivido con il suo colpo di testa terminato alto. Al 21’ giallo a Ignoffo e dieci minuti dopo altro giallo per Ferreira. La partita scivola via senza sussulti, fino al 34’ quando sul taccuino si annota la prima conclusione del Martina, ad opera del numero 10 Petrilli che conclude debolmente a lato. Due minuti dopo ci prova Belleri con un colpo di testa, mentre al 39’ Lagomarsini è attento sulla punizione battuta da Gai e deviata dalla mischia in area. Al 40’ Guadalupi rimedia il terzo cartellino giallo della partita e la prima frazione si chiude con un liscio di Chiaria che in spaccata non riesce a finalizzare il buon cross di Ferreira.
Nella seconda parte del match inizia col piglio giusto il Martina che al 4’ impegna Lagomarsini, bravo a bloccare in due tempi la violenta punizione di Gai. Al 5’ Salvatori viene ammonito, mentre il Messina emerge dal torpore e gioca 10 minuti di buona intensità: Guadalupi prima si coordina ma spara alto il suo sinistro, mentre al 12’ ancora l’ex cosentino si trova tra i piedi un’ottima sponda di Chiaria, direttamente dal rilancio di Lagomarsini, ma il suo diagonale viene neutralizzato dal portiere avversario. Al 12’ Grassadonia cambia il fronte d’attacco mandando in campo Corona e Lasagna al posto di Chiaria e Guadalupi, e le due azioni precedenti sono solo il prologo del vantaggio, arrivato grazie alla furbata del neo entrato numero nove giallorosso, che approfitta di una disattenzione difensiva avversaria e batte Modesti. La gioia del Messina dura soltanto un minuto, poiché al 18’ il Martina trova subito il pareggio grazie al gol di Gai, bravo a raccogliere il cross di Zampano e infilare il tap-in. Al 20’ ammonito anche Guerriera, mentre al 22’ gran gesto tecnico di Aperi (subito dopo sostituito da Rocchi) che con la sua rovesciata terminata alta di poco rischia di portare in vantaggio i padroni di casa. La risposta del Messina arriva al 29’, qualche istante dopo l’allontanamento del presidente Isidoro Torrisi dalla panchina per proteste, con Corona che esegue un doppio dribbling su Zammuto ma conclude a lato. Al 37’ ancora pericoloso il Martina, quando Belleri non riesce a deviare in porta una palla spizzata da Rocchi, il quale però trova il modo di rifarsi al 42’, anticipando di testa il portiere giallorosso sugli sviluppi di un calcio di punizione e realizzando il gol del definitivo 2-1. Nei minuti successivi non succede nulla, eccetto il doppio giallo di De Bode che lascia in dieci i suoi compagni (brutta costante della squadra in questa stagione). Termina così la partita.
La società, a partire a Dicembre, si era concessa un mese di tempo per misurare il reale valore di tutti i suoi effettivi (nessuno escluso) e, giunta la scadenza, le prestazioni sottotono fornite in un girone d’andata difficile costringono la società ad intervenire massivamente sul mercato, ormai prossimo all’apertura. Quanto visto fino ad ora suggerisce diversi interventi di rinforzo, in ogni reparto: a partire dalla difesa, in cui eccetto Silvestri nessuno ha eccelso in questa prima parte, passando per il centrocampo dove non esistono valide alternative a Maiorano (oggi non una gran prestazione per lui) e agli esterni, terminando poi con l’attacco, un reparto troppo poco prolifico, eccezion fatta per i gol pesanti dell’inossidabile Corona. Occorre però non dimenticare che non sarà facile, in quella che resta una sessione di riparazione, cambiare in corsa il volto della squadra. (ROBERTO FAZIO)