L’incubo Scommesse si abbatte nuovamente sul mondo del calcio e questa volta nel registro degli indagati figurano anche due grossi nomi: l’ex Lazio e Milan, Cristian Brocchi, e, soprattutto un ex campione del calibro di Rino Gattuso, accusati dalla Procura di Cremona di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
In base a quanto apprendiamo dall’Ansa, nella notte decine di agenti della squadra mobile di Cremona, del Servizio centrale operativo e delle questure di Milano, Riccione, Bologna e Messina hanno eseguito in queste quattro città altrettante ordinanze di custodia cautelare, firmate dal Gip Guido Salvini, provvedimenti relativi all’ultima fase dell’inchiesta ‘Last Bet’ che ha già portato in carcere decine di giocatori (di oggi e di ieri) anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri. Sono state effettuate delle perquisizioni a carico di ulteriori soggetti indagati, tra cui appunto l’ex campione del mondo – reduce dall’esperienza sulla panchina del Palermo – Gennaro Gattuso (perquisita la sua residenza di Gallarate) e l’allenatore delle giovanili del Milan, Cristian Brocchi. I due ex centrocampisti erano in contatto con due degli arrestati, in particolare Francesco Bazzani, detto Civ, nel febbraio del 2012 si era introdotto nel centro sportivo di Milanello e aveva inviato messaggi allo stesso Gattuso quando si erano svolte partite di Milan, Lazio e Juventus sulle quali Civ avrebbe cercato di influire. Oltre a Bazzani, che era in contatto sia con lo zingaro Gegic che con i commercialisti di Beppe Signori, Bruni e Giannone (entrambi finiti in carcere in una delle precedenti fasi dell’inchiesta), l’altro mister X finito in manette è il messinese Salvatore Spadaro, legato proprio al giro dei bolognesi di Signori. Le rimanenti due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse nei confronti di Cosimo Rinci, dirigente del Riccione calcio nonché in contatto con l’ex presidente dell’Ancona ed ex ds del Messina negli anni 80, Ermanno Pieroni (anche lui coinvolto in passato), e Fabio Quadri, considerato il factotum dello stesso Spadaro.
Sono 30 le partite di Serie A “in cui ci sono contatti tra Civ (Francesco Bazzani tra gli arrestati oggi ndr) e calciatori o dirigenti che si ricollegano alla squadra che avrebbe giocato il giorno dopo o due giorni dopo“. Lo spiega il procuratore di Cremona Roberto di Martino che parla di “Fumus di manipolazione” riguardo i match. “Io non faccio l’opinionista e non posso mettermi a pontificare. Certo siamo di fronte a un dato di fatto chiaro e cioè che nonostante gli arresti e le indagini buona parte di questi personaggi continuano a fare quello che facevano prima“. Così il procuratore di Cremona Roberto De Martino risponde a chi gli chiede quanto sia ancora credibile il mondo del calcio. “Certo – aggiunge – non è che ci sono state grandi reazioni in Italia visto che le cose sono continuate come prima“. Francesco Bazzani e Salvatore Spadaro, due degli arrestati nell’ultima fase dell’inchiesta sul calcio scommesse “offrivano pacchetti di partite che venivano rivelate all’ultimo momento” e su cui potevano essere effettuate delle manipolazioni. Lo ha spiegato il procuratore di Cremona Roberto De Martino sottolineando che “se la proposta veniva accettata il dirigente” della squadra coinvolto nella frode “dava il via libera ai calciatori che solo in questo caso potevano lucrare” sulla partita truccata”.